Fertilità: qual è il contributo dell’alimentazione?

Si stima che il 15% delle coppie sperimenta difficoltà ad avere un bambino. Diversi sono i fattori che interferiscono con la fertilità e che di conseguenza rappresentano elementi focali durante la ricerca di una gravidanza.

Nel contesto della fertilità hanno guadagnato sempre più importanza fattori quali: stile di vita –  includendo dieta e attività fisica – stress psicologico, fattori socioeconomici, peso e salute della donna nel periodo precedente alla gravidanza, fumo, consumo di alcol, caffeina e sostanze psicoattive.

Possiamo parlare di alimenti ‘’miracolosi’’?

Parlando di alimentazione, è davvero complesso parlare dei singoli alimenti ed è per questo che, nonostante l’elevato numero di studi, ci sono domande che non hanno ancora risposta certa.

Possiamo fare riferimento però più facilmente ai modelli dietetici, positivamente legati alla fertilità.

La Dieta Mediterranea, patrimonio dell’Unesco, è protettiva nei confronti di patologie
metaboliche e riduce il rischio di sviluppare obesità, fattore cruciale nel contesto della fertilità.

La Dieta Mediterranea è, infatti, caratterizzata da un elevato consumo di verdura e legumi, frutta, olio d’oliva, carboidrati non raffinati ed integrali, carne magra e di buona qualità, pesce azzurro e latticini, e da un basso consumo di carne rossa e zuccheri semplici.

Dal punto di vista alimentare quindi, quali sono le indicazioni consigliate?

Attualmente, nonostante l’Italia sia un Paese del bacino mediterraneo, c’è la tendenza ad adottare un pattern alimentare poco sano ed equilibrato, la cosiddetta dieta occidentale o western diet.

Molto diversa dalla Dieta Mediterranea, la dieta occidentale si potrebbe definire come un contenitore di zuccheri semplici (presenti in dolciumi o bevande zuccherate), carni rosse e lavorate, basso apporto di frutta secca, di fibra alimentare e vitamine.

L’alimentazione poco equilibrata ha numerose ripercussioni su molti aspetti della salute, inclusa la fertilità.

Cosa succede se introduciamo zucchero in eccesso nella dieta?

L’insulina è un ormone che controlla il metabolismo degli zuccheri ma non solo, è anche un regolatore della produzione degli ormoni sessuali. Quando l’insulina ‘’vede’’ zucchero in eccesso, non riesce più a guidarlo correttamente all’interno delle cellule e di conseguenza si possono creare disordini ormonali anche associati ad infertilità.

Per questo, è consigliabile inserire all’interno dei pasti i carboidrati complessi, rappresentati da cereali integrali, pane o pasta integrali, limitando gli zuccheri semplici.

Gli alimenti integrali infatti, contengono la fibra che tra le altre importanti funzioni, ha un ruolo nel controllo del glucosio nel sangue.

Anche la qualità dei grassi ingeriti contribuisce al miglioramento della fertilità.
La World Health Organization raccomanda di ridurre il consumo dei grassi trans di bassa qualità, contenuti per esempio nei prodotti ultra-processati.

D’altra parte, è raccomandata l’assunzione degli acidi grassi omega-3, che fanno parte degli acidi grassi essenziali, i quali influenzano positivamente la fertilità, hanno significative proprietà antinfiammatorie e sono indispensabili per l’assorbimento delle vitamine liposolubili A, D, E, K.

Dove possiamo trovare gli omega-3?

Li troviamo soprattutto nel pesce azzurro (meglio di piccola taglia) come sgombro, sardine, aringhe. Questi grassi, oltre ad un effetto antinfiammatorio, contribuiscono positivamente alla crescita e maturazione degli ovociti e migliorano la morfologia dell’embrione.

È raccomandata anche l’assunzione di acidi grassi monoinsaturi (MUFA), rappresentati dall’acido oleico, abbondante nell’olio extravergine d’oliva.

La dieta mediterranea raccomanda, inoltre, l’assunzione di proteine, vegetali ed animali, con diversa frequenza.

Nel contesto della fertilità, è fondamentale focalizzare l’attenzione sulla qualità delle fonti proteiche assunte.

Le proteine vegetali hanno un impatto positivo sulla ricerca della gravidanza mentre quelle animali, nello specifico la carne processata, hanno un impatto negativo.

Per questo è bene introdurre e preferire legumi, pesce (soprattutto azzurro), uova, carne magra e prodotti caseari nelle giuste quantità e frequenze settimanali.

Non c’è dubbio quindi: la dieta ha un impatto sulla fertilità femminile.

In conclusione e sulla base delle attuali conoscenze, possiamo confermare che il consumo in eccesso di acidi grassi trans di cattiva qualità, carboidrati raffinati e zuccheri aggiunti, influisce negativamente sulla fertilità.

Al contrario, una dieta che si basi sulle raccomandazioni del modello mediterraneo (ricco di fibre, omega-3, proteine vegetali, vitamine e minerali) ha un effetto positivo sia sulla salute che sulla fertilità.
Una dieta adeguatamente bilanciata dovrebbe quindi fornire tutti i minerali e le vitamine, ad eccezione della vitamina D e acido folico, che dovrebbero essere sempre integrati.

Team LIMIT

Facebook: LIMITare l’obesità infantile

Instagram: @limitare_lobesita_infantile

Bibliografia:
– Yu-Han Chiu et al., 2018. Diet and female fertility: doctor, what should I eat?, Fertility
and Sterility;
– Kinga Skoracka et al., 2021. Female Fertility and the Nutritional Approach: The Most
Essential Aspects, Advances in Nutrition;
– Vander Borght M, Wyns C. Fertility and infertility: definition and epidemiology. Clin
Biochem.