Il drammatico aumento della prevalenza di obesità e sovrappeso è associato ad una riduzione della fertilità in tutto il mondo. L’associazione tra eccesso di peso e scarsi risultati di fertilità sono indiscutibili e la riduzione di peso rappresenta il più significativo fattore che influenza sia fertilità che esiti della gravidanza.
Una recente review pubblicata su The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism spiega molto bene le dinamiche di tale fenomeno.
L’eccesso di peso è da sempre associato a ridotta fertilità o addirittura infertilità. Le donne affette da obesità, infatti, mostrano scarsi risultati riproduttivi indipendentemente dalla modalità del concepimento.
Diverse linee di evidenza, inoltre, supportano un impatto negativo dell’obesità anche sull’esito di tecniche di riproduzione assistita.
I meccanismi alla base di questo fenomeno sono di origine ormonale, con frequente riscontro in queste pazienti di Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS).
La PCOS è una patologia endocrinologica spesso associata a obesità e caratterizzata da cicli mestruali irregolari o amenorrea, e segni di sovrapproduzione di androgeni.
Le attuali evidenze sperimentali e cliniche suggeriscono la presenza di un legame patofisiologico sottostante tra obesità, alterazioni cinetiche del GLP-1 e PCOS.
Il GLP-1 (glucagon-like peptide 1) è un ormone prodotto dall’intestino che stimola la secrezione di insulina in risposta ad un aumento della glicemia dopo il pasto.
Il GLP-1 rallenta lo svuotamento gastrico aumentando quindi il senso di sazietà e riducendo l’appetito.
In virtù di questi effetti, i farmaci analoghi del GLP-1 sono stati utilizzati negli ultimi anni con successo nella terapia del diabete e dell’obesità.
Sulla base dei risultati positivi in pazienti affetti da obesità, si è passati a studiare gli effetti della somministrazione di analoghi del GLP-1 (con o senza metformina) in donne affette obesità e PCOS.
Numerosi studi hanno dimostrato una significativa perdita di peso e riduzione del testosterone.
Questi effetti sono estremamente utili nel contesto della riproduzione assistita.
Tale terapia, infatti, potrebbe precedere le tecniche di riproduzione assistita in pazienti affette da obesità e PCOS.
In conclusione, gli effetti di perdita di peso degli analoghi del GLP-1 offrono un’occasione unica per ampliare le opzioni di trattamento a disposizione delle pazienti affette da PCOS.
Il trattamento dovrebbe comunque essere parte di un approccio globale e multidisciplinare per la gestione del peso nelle donne affette da sovrappeso /obesità e PCOS. Tale approccio dovrebbe specialmente riguardare le pazienti che richiedono la riproduzione assistita.
Attualmente la migliore strategia inizia con la modifica globale dello stile di vita, arrivando poi a includere l’uso dei farmaci attualmente approvati per la perdita di peso, al fine di migliorare le comorbidità e ottenere risultati clinici significativi.
Dr.ssa Maria Luisa Fonte
Medico Chirurgo Specialista in Scienza dell’Alimentazione