Nutrizione clinica nelle malattie infiammatorie intestinali (IBD): nuove linee guida ESPEN
L’ESPEN (The European Society for Clinical Nutrition and Metabolism) ha emanato nel 2017 nuove linee guida per la nutrizione clinica nelle Malattie Infiammatorie Intestinali (Infiammatory Bowel Disease, IBD). Le linee guida si basano su un'ampia revisione sistematica della letteratura, avvalorata dall’opinione di esperti quando i dati oggettivi erano carenti o inconcludenti. Leggi di più
Funghi del Microbiota intestinale e sviluppo dell’obesità
Secondo un nuovo studio pubblicato su mSphere, un diario della American Society for Microbiology, una dieta ad alto contenuto lipidico, è in grado di modificare il microbiota fungino intestinale. Ciò, può svolgere un ruolo importante nello sviluppo dell'obesità. In passato è già stato dimostrato che la componente batterica del microbiota intestinale sia implicata nello sviluppo dell'obesità. Il presente lavoro dimostra che anche i funghi ed i lieviti intestinali possano svolgere tale ruolo. Leggi di più
Descritta la Teaflavina: preziosa sostanza del tè nero
Uno studio del Centro di ricerca “IFAPA Alameda del Obispo” , Cordova (Spagna) ha valutato e quantificato la teaflavina, sostanza che conferisce al tè nero le sue proprietà antiossidanti. I ricercatori dell’area di Alimentazione e Salute del Centro IFAPA, per la prima volta, hanno identificato e quantificato i composti del tè nero che producono un effetto protettore nell’organismo. Si tratta delle teaflavine, sostanze che durante la digestione sono assorbite per il 94%: oltre a conferire il colore scuro e il sapore caratteristico del tè, questi composti sono responsabili delle proprietà antiossidanti, anticancerogene, antimicrobiche, antidiabetiche e cardioprotettrici. La varietà di tè nero si ottiene dal tè verde mediante Leggi di più
Oli di cocco e di palma: il loro ruolo nei Paesi in via di sviluppo!
I grassi, da sempre, sono al centro del dibattito: hanno un elevato apporto calorico, influenzano l'aumento del peso corporeo, sono spesso concausa di malattie metaboliche croniche. Leggi di più