Digiuno e universo femminile

Il digiuno è una pratica comune sin dall’antichità. Molti gruppi religiosi lo praticano in modalità rituale, sia nel corso della settimana che nel corso dell’anno.La medicina alternativa lo utilizza per il trattamento di molte malattie. I medici Ayurvedici considerano il digiuno ( DI) come “upavasa”: chiarezza sensoriale, maggiore capacità digestive, entusiasmo e minor evidenza di segni e sintomi di malattia.
Secondo la letteratura il DI ha effetti benefici, soprattutto per le donne in menopausa, sia nel rallentare l’insorgenza tumorale, che nel favorire la salute riproduttiva, metabolica, muscolo-scheletrica e mentale.
I tumori figurano tra le principali cause di morbilità e mortalità in tutto il mondo.

Nelle donne i cinque siti più comuni diagnosticati sono: seno, colon-retto, polmone, cervice, e cancro allo stomaco. Tra questi, il cancro al seno è considerato come il secondo tumore più comune al mondo. Il DI, in studi sperimentali condotti sui topi si è rilevato utile, principalmente, nell’inibire l’angiogenesi, e quindi nel rallentare la progressione tumorale. Tuttavia, sono necessarie ulteriori sperimentazioni cliniche in questo settore per garantire risultati ottimali.

La dieta e la fertilità sono strettamente correlate. Sovrappeso e obesità in età adulta sembrano aumentare il rischio di problemi mestruali, ipertensione in gravidanza, e infertilità. La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è la malattia endocrina più comune nelle donne. Un recente studio condotto sulle donne con PCOS ha rivelato che il digiuno può ridurre i livelli degli ormoni dello stress e garantire miglior tono dell’umore. La restrizione calorica a breve termine, ha dimostrato aumentare l’ormone luteinizzante (LH) nelle donne obese con sindrome dell’ovaio policistico, il che sottolinea l’effetto del digiuno nel correggere le disfunzioni ovulatorie. Gli studi in letteratura rivelano che una perdita di peso del 5-10% ha benefici clinici significativi nel migliorare lo status psicologico, le caratteristiche riproduttive (ciclo mestruale, ovulazione e la fertilità), e le funzioni metaboliche (resistenza all’insulina e fattori di rischio per le malattie cardiovascolari).
Le alterazioni muscolo-scheletriche sono molto diffuse, sono la causa più comune di dolore a lungo termine e di disabilità fisica, e colpiscono centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. Le condizioni più diffuse sono l’osteoartrite, l’artrite reumatoide (RA), l’osteoporosi e la lombalgia. La prevalenza di molte di queste condizioni aumenta marcatamente con l’avanzare dell’età.

Il digiuno sembra che possa influenzare la secrezione dell’ormone paratiroideo, che gioca un ruolo importante sia metabolismo del calcio e fosfato e sia nel processo di rimodellamento osseo. In letteratura la pratica del digiuno si è dimostrata utile nel ridurre le manifestazioni cliniche di RA, diminuendo la permeabilità gastrointestinale, il dolore, la rigidità, e la dipendenza da analgesici. Questo sottolinea che il DI ha un ruolo possibile nel ridurre l’infiammazione, che è una delle cause principali di insorgenza dei disturbi muscolo-scheletrici.
Nelle donne la transizione dal periodo di fertilità alla menopausa determina numerosi cambiamenti: aumento del grasso corporeo (intra-addominale) centrale; spostamento verso un profilo lipidico più aterogenico, con livelli aumentati di lipoproteine a bassa densità (LDL) e trigliceridi, riduzione della lipoproteina ad alta densità (HDL) e un aumento dei livelli di glucosio e insulina. Il digiuno intermittente (IF) è stato sviluppato come un potenziale strumento nel correggere anomalie metaboliche come riportato in vari studi sperimentali. L’effetto cardioprotettivo di IF è stato rivelato da Varady.

I risultati dello studio hanno confermato le importanti azioni cardioprotettive di IF:  perdita di peso, riduzione della massa del tessuto adiposo, riduzione pressione sanguigna e frequenza cardiaca, miglioramento del profilo lipidico, con diminuzione dei livelli di colesterolo totale e del colesterolo LDL ed aumento dei livelli di colesterolo HDL. Quattro settimane di digiuno intermittente si sono dimostrate utili nel ridurre il peso totale, l’indice di massa corporea e la circonferenza vita. La ridotta circonferenza vita generalmente correla con una migliore sensibilità all’insulina. Questo rende il digiuno come un intervento nel migliorare e prevenire disfunzioni metaboliche, che sono molto comuni nelle donne anziane.

Sempre nel periodo di transizione pre-menopusa e menopausa le donne sono afflitte da numerose alterazioni psico-somatiche ed emozionali: vampate di calore, sudorazione notturna, irritabilità, sbalzi d’umore, tensione, ansia, e instabilità emotiva. Molti studi spiegano gli effetti positivi del digiuno sulla promozione della salute psicologica e sulla modulazione del tono dell’umore. In letteratura si evince che il DI migliora l’autostima, riduce i sintomi di ansia e depressione e migliora i rapporti sociali. Molti medici hanno scoperto che il digiuno è stato spesso accompagnato da un aumento del livello di vigilanza e un miglioramento dell’umore. Sono stati proposti molti meccanismi neurobiologici per descrivere gli effetti del digiuno sull’umore, come i cambiamenti nei neurotrasmettitori, la qualità del sonno e la sintesi di fattori neurotrofici. Molte osservazioni cliniche riguardano un effetto precoce del digiuno sui sintomi depressivi, con un miglioramento di umore, prontezza di riflessi, e un senso di tranquillità. Pertanto, il digiuno può essere considerato anche come un antidepressivo naturale.

Dott.ssa Stefania De Chiara

Per ulteriori approfondimenti:
Role of therapeutic fasting in women’s health: An overview
Pradeep M. K. Nair and Pranav G. Khawale.

Varady KA, Bhutani S, Church EC, Klempel MC: Short-term modified alternate-day fasting: a novel dietary strategy for weight loss and cardioprotection in obese adults. Am J Clin Nutr 2009,90(5):1138–1143. 10.3945/ajcn.2009.28380