
La prevenzione dei disturbi alimentari parte dall’educazione dei genitori
Il comportamento e l’attitudine dei genitori nei confronti di cibo e immagine corporea sono molto importanti fin dalla prima infanzia. In un contesto culturale che spesso spinge a modelli di perfezione corporea irraggiungibile, il ruolo della famiglia è centrale e potenzialmente molto forte. Leggi di più

Kiwi: un alleato per la nostra salute
I kiwi sono un frutto ricco di nutrienti e, nell’ultimo decennio, oggetto di numerosi studi. Sono eccezionalmente ricchi di vitamina C e contengono una vasta gamma di altri nutrienti, in particolare fibra alimentare, potassio, vitamina E e acido folico, nonché vari componenti bioattivi, tra cui una vasta gamma di antiossidanti, fitonutrienti ed enzimi. Leggi di più

Il fabbisogno di ferro nei primi due anni di vita
Il ferro è un micronutriente essenziale necessario per la sintesi dell'emoglobina, lo sviluppo del sistema nervoso centrale e la protezione dalle infezioni. La prima infanzia è un momento di vulnerabilità in quanto la carenza di ferro in questo periodo è associata a compromissione dello sviluppo neurologico. È quindi essenziale un'adeguata assunzione di ferro nei primi 2 anni di vita. Leggi di più

Le uova…mangiarle o non mangiarle?
Il dibattito consumo di uova sì o consumo di uova no è ancora aperto ed è stato oggetto di numerosi studi pubblicati anche nel corso di quest’anno. L'ipercolesterolemia è riconosciuta come un fattore di rischio chiave per le malattie cardiovascolari (CVD). Fino al 70% del colesterolo circolante è sintetizzato a livello endogeno, mentre il resto proviene da fonti alimentari. Se il consumo di cibi ricchi di colesterolo sia associato in modo indipendente alle CVD e alla mortalità, è stato oggetto di intensa ricerca per molti anni, con una pletora di studi osservazionali che hanno riportato risultati equivoci. Diverse meta-analisi hanno cercato di far luce su questa annosa questione, ma presentavano importanti inconvenienti metodologici, portando alla fine a conclusioni incoerenti. La natura eterogenea degli studi osservazionali, che ha reso problematica la sintesi quantitativa dei loro risultati, e il potenziale dei fattori confondenti (cioè uso di tabacco, modelli dietetici non salutari), ha pregiudicato i risultati di tali meta-analisi. Pertanto, l'associazione tra colesterolo alimentare e CVD è rimasta una domanda aperta. Leggi di più