Con l’aumento dell’incidenza di persone affette da obesità, anche il weight bias (pregiudizio nei confronti del peso) si sta diffondendo sempre di più. Lo stigma del peso si manifesta attraverso comportamenti inappropriati – atti di scherno, atti di bullismo, attacchi verbali o fisici – o atteggiamenti negativi (discriminazione, pregiudizio, stereotipi) subiti da individui affetti da sovrappeso e obesità.
Sono molteplici gli impatti negativi che lo stigma del peso può avere sulla salute e tra questi risulta evidente la correlazione tra esperienze di stigma e comportamenti alimentari non salutari, che a loro volta possono portare a mantenere o addirittura a peggiorare la condizione di obesità.
Una revisione della letteratura del 2016 (su più di 30 studi) ha descritto come sia negli adulti che nei giovani ci sia un’evidenza tra esperienze di stigma e comportamenti alimentari non salutari.
Più i soggetti vengono ridicolizzati a causa del loro peso, più riportano una maggiore ossessione sulla magrezza, livelli più elevati di ansia, minore autostima e la loro autovalutazione risulta influenzata dal loro peso e dalla loro forma fisica.
Effetti sul comportamento alimentare sono stati riscontrati anche nel caso in cui i soggetti siano stati esposti a contenuti stigmatizzanti del peso, presentati attraverso video o materiale scritto, senza subire in prima persona episodi di stigma.
In uno studio di Brenda Major e colleghi del 2014 si osservò come l’esposizione ad articoli che stigmatizzano il peso fece sì che le donne che si percepivano in sovrappeso consumassero più calorie e si sentissero meno capaci di controllare il loro comportamento alimentare.
Gli articoli che stigmatizzano il peso hanno anche aumentato le preoccupazioni sull’essere un bersaglio dello stigma sia tra le donne in sovrappeso che tra quelle non in sovrappeso.
I risultati suggeriscono che i messaggi sociali mirati a combattere l’obesità possono avere effetti paradossali e indesiderati.
La letteratura inoltre dimostra un’associazione positiva e significativa anche tra alterazioni del comportamento alimentare e lo stigma del peso internalizzato (il “Weight bias internalization” si verifica quando gli individui applicano stereotipi di peso negativi a se stessi, incolpandosi per la situazione in cui si trovano); tale correlazione è stata osservata indipendentemente dal fatto che il soggetto fosse affetto da obesità.
Possiamo quindi affermare che diventa sempre più importante intraprendere studi per comprendere i meccanismi e le caratteristiche che rendono le persone più o meno suscettibili a comportamenti disfunzionali come risposta allo stigma.
Dott.ssa Elisa Mandelli Dietista
Bibliografia
- Obesità e stigma. Daniele Di Pauli
- Weighed down by stigma: How weight-based social identity threat contributes to weight gain and poor health. Jeffrey M Hunger 1, Brenda Major 1, Alison Blodorn 1, Carol T Miller 2Soc Personal Psychol Compass. 2015 Jun;9(6):255-268. doi: 10.1111/spc3.12172. Epub 2015 Jun 4.
- Weight stigma and eating behavior: A review of the literature Lenny R. Vartanian, Alexis M. Porter. Appetit. Volume 102, 1 July 2016
- The ironic effects of weight stigma Brenda Major a, Jeffrey M. Hunger a, Debra P. Bunyan a, Carol T. Miller b. Journal of Experimental Social Psychology Volume 51, March 2014, Pages 74-80
- Weight bias internalization and health: a systematic reviewR. L. Pearl, R. M. Puhl. Obesity reviews. 22 May 2018