Chi dorme poco, mangia di più

Questa affermazione è la sintesi del lavoro di ricerca di Matthew Walker e del suo team dell'Università della California a Berkeley, recentemente pubblicato su Nature Comunications e ripreso poi da Le Scienze. Spesso i nutrizionisti quando parlano di stile di vita si soffermano su attività fisica, uso/abuso di alcol, fumo di sigaretta ma è doveroso cominciare a parlare con i pazienti anche di altro … ad esempio dell’importanza del sonno. Dalla ricerca in oggetto, arriva la conferma che esiste una relazione tra la mancanza di sonno e un reale aumento del fabbisogno metabolico o della fame. Tanto maggiore è la carenza di sonno tanto più forte è il desiderio di cibo. E’ il cattivo funzionamento dei circuiti cerebrali che presiedono al comportamento alimentare, in particolare a quelli destinati a valutare il valore e l'appetibilità dei diversi cibi, che innesca il desiderio di cibi ipercalorici. Leggi di più

Integratori alimentari, ecco il “Decalogo” del Ministero della Salute

E’ stimato che il 50% degli italiani utilizzi, in maniera più o meno consapevole, integratori alimentari; il Ministero della Salute si è pertanto attivato ed ha pubblicato in un decalogo delle indicazioni per i cittadini affinchè ne facciano un uso sicuro ed efficace per la salute, senza entrare in contrasto con corrette abitudini alimentari ed uno stile di vita sano. I 10 consigli: Leggi di più

Carenza di vitamina D: problemi di mobilità per le persone anziane

Un nuovo studio indica che la carenza di vitamina D in persone anziane può aumentare il rischio di limitazioni fisiche come salire e scendere le scale e limitare la capacità di vestirsi e svestirsi. I ricercatori della VU University Medical Center, Paesi Bassi, hanno riferito che la carenza di vitamina D può raddoppiare il rischio di un aumento delle limitazioni funzionali nelle persone anziane. I ricercatori hanno scritto sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism: "I risultati di questo studio sono in linea con i risultati della maggior parte degli studi condotti sui livelli di vitamina D e la prestazione fisica, che hanno mostrato un'associazione tra i bassi livelli di vitamina D ed una minore performance fisica negli individui di età superiore ai 65 anni”. Il livello di deficienza di vitamina D (25 (OH) D),  definito come  <20 ng / ml, può causare una serie di problemi di salute come il rachitismo e altre malattie muscoloscheletriche. Nel nuovo studio, il Dr. Sohl ed i suoi collaboratori hanno analizzato Leggi di più