Oramai è certo: lo zucchero alimenta direttamente i tumori
Oramai è certo: lo zucchero alimenta direttamente i tumori, aumentandone la crescita. Ciò è quanto emerge da uno studio condotto su topi effettuato da ricercatori del Baylor College of Medicine e Weill Cornell Medicine. Il loro studio, pubblicato su Science, ha dimostrato che consumare una modesta quantità giornaliera di sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio - l'equivalente di bere una lattina di una bevanda zuccherata ogni giorno - accelera la crescita dei tumori intestinali nei modelli murini, indipendentemente dallo stato dell’obesità. Leggi di più
La dieta chetogenica: focus
Perdere peso e stare in forma significa ridurre il rischio della maggior parte delle malattie croniche come il diabete, l'ipertensione e il cancro. Ad oggi, si stima che l’obesità annualmente sia mortale per ben 2,8 milioni di adulti. Attualmente sembra esser alquanto efficace, nella gestione del problema, la dieta chetogenica (DC), a basso tenore di carboidrati e ricca di grassi. I macronutrienti sono suddivisi nel modo seguente: 55%-60% di grassi, 30%-35% di proteine e dal 5% al 10% di carboidrati. In particolare, in una dieta da 2000 kcal al giorno, i carboidrati ammontano a 20-50 g in totale. Leggi di più
Menopausa e climaterio: mini-guida per prevenire a tavola
La vita femminile passa attraverso diverse fasi, ognuna delle quali è caratterizzata da diverse necessità nutrizionali. La menopausa, che segna la fine della capacità riproduttiva, rappresenta un periodo molto delicato che ogni donna affronta ed esperimenta in un modo diverso, ma il cui comune denominatore è una maggiore vulnerabilità fisica e psico-emotiva. Leggi di più
La vitamina D potrebbe ridurre il rischio di sviluppare il Diabete Mellito di tipo 2
I benefici della vitamina D nel promuovere la salute delle ossa sono noti. A questi se ne aggiungono altri, specie riguardo alla sua potenziale azione di ridurre il rischio di sviluppare il Diabete Mellito di Tipo 2. In effetti, un nuovo studio condotto in Brasile suggerisce che la vitamina D può anche promuovere una maggiore sensibilità all'insulina. In questo modo, essa sembrerebbe essere in grado di abbassare i livelli di glucosio e, di conseguenza, il rischio di sviluppare il Diabete Mellito di tipo 2. I risultati di questo lavoro sono stati pubblicati su Menopause, la rivista della North American Menopause Society (NAMS). Leggi di più