Ecosostenibilità delle nostre scelte alimentari

Un recente studio, pubblicato sull’International Journal of Environmental Research and Public Health, ha messo a confronto i due principali modelli alimentari plant-based, vale a dire dieta vegana e dieta mediterranea, in termini di sostenibilità per il nostro pianeta.

Per quale ragione è apparso necessario occuparsi anche dell’aspetto etico globale parlando di nutrizione? Essenzialmente perché il nostro modo di alimentarci ha una ricaduta concreta sull’ecosistema, e in particolare l’alimentazione umana e le nostre scelte a tavola concorrono in maniera evidente a modulare il cosiddetto e ormai celebre cambiamento climatico, intervenendo nel processo di surriscaldamento globale come una delle forze principali.

Questo studio ha permesso al meglio di comprendere che anche se la “vera” dieta mediterranea ha un basso  contenuto percentuale di alimenti di derivazione animale, tra carne, pesce, uova e latticini (che si attesta comunque attorno all’11% dell’energia totale fornita dal cibo in una giornata media), questa percentuale del singolo moltiplicata per tutti gli aderenti al regime mediterraneo ha un severo impatto ambientale, spesso sottostimato in quanto questa scelta nutrizionale viene paragonata ai modelli occidentali ricchissimi in carne e prodotti caseari, dove il contributo animale è ben più significativo, così come la ripercussione sull’ambiente.

Tale scelta è stata messa a confronto con quella vegana, prendendo come riferimento il fabbisogno giornaliero individuale di 2000 kCal e considerando entrambi i piani come disegnati in maniera equilibrata, bilanciata e in grado di soddisfare tutte le esigenze nutrizionali. L’impatto ambientale è stato il prodotto di tre variabili distinte, quali la salute umana, il benessere degli ecosistemi e lo sfruttamento delle risorse.

A onor del vero, già tre anni fa un gruppo di ricerca aveva pubblicato nella stessa rivista scientifica un articolo relativo al come modificare la piramide alimentare ai fini di una maggiore sostenibilità dal punto di vista ambientale. Ciò di fatto si è tradotto in una sensibile (e ulteriore, se confrontata con modelli passati) riduzione della presenza di carne rossa e latticini, un incremento sensibile dei legumi (ricordiamo la raccomandazione OMS che li vorrebbe sui nostri piatti almeno una volta al giorno!) e nell’introduzione del concetto di “mangiare locale”, ovvero preferire ortaggi e frutta provenienti da coltivazioni a km 0 che rispettino l’ambiente.

Possiamo quindi concludere che la ricerca scientifica in ambito alimentare, medico e ormai anche ambientale è concorde nel suggerire uno stile di vita più “green”, sempre più basato sul consumo vegetale, con un occhio all’utilizzo delle risorse considerando l’uomo solo uno degli attori all’interno di questo complesso ecosistema che chiamiamo terra.

Dr.ssa Valentina Fagotto

Filippin, D.; Sarni, A.R.; Rizzo, G.; Baroni, L. Environmental Impact of Two Plant-Based, Isocaloric and Isoproteic Diets:
The Vegan Diet vs. the Mediterranean Diet. Int. J. Environ. Res. Public Health 2023, 20, 3797.
https://doi.org/10.3390/ijerph20053797

Serra-Majem, L.; Tomaino, L.; Dernini, S.; Berry, E.M.; Lairon, D.; Ngo de la Cruz, J.; Bach-Faig, A.; Donini, L.M.;
Medina, F.-X.; Belahsen, R.; Piscopo, S.; Capone, R.; Aranceta-Bartrina, J.; La Vecchia, C.; Trichopoulou, A. Updating
the Mediterranean Diet Pyramid towards Sustainability: Focus on Environmental Concerns. Int. J. Environ. Res. Public
Health 2020, 17, 8758. https://doi.org/10.3390/ijerph17238758