Il concetto di Intuitive Eating è stato introdotto nel 1995 dalle nutrizioniste Evelyn Tribole ed Elyse Resch.
Si tratta di un modello basato sull’evidenza con diversi studi a sostegno e una scala di valutazione convalidata.
L’Intuitive Eating si contrappone alla cultura della dieta, che spinge verso una restrizione calorica sbilanciata che crea un rapporto disfunzionale con il cibo.
È bene ricordare che non esistono studi a lungo termine che dimostrino l’effettivo mantenimento della perdita di peso ottenuta con una dieta.
Al contrario, è sempre più evidente che la restrizione energetica porti a lungo termine a recuperare il peso perso (Rothblum, 2018).
Inoltre, una forte preoccupazione per il peso correla con una sempre maggiore insoddisfazione per l’immagine corporea, con un impatto negativo sulla salute (O’Hara & Taylor, 2018).
L’Intuitive Eating assume, dunque, una posizione neutra verso il peso corporeo, sostenendo che la ricerca del calo ponderale sia un paradigma fallimentare, potenzialmente dannoso per la salute e che porta alla stigmatizzazione dei corpi e all’insorgenza di disturbi dell’alimentazione.
Non siamo, dunque, di fronte ad una nuova forma di dieta o ad un’alternativa di piano alimentare da seguire.
L’obiettivo dell’Intuitive Eating è nutrire il corpo, non affamarlo.
Questo obiettivo risulta chiaro quando si mettono in pratica i dieci principi su cui si basa il modello.
- RIFIUTARE LA MENTALITÀ DELLA DIETA: ovvero cambiare lo sguardo e l’attitudine con la quale l’alimentazione e il nostro corpo vengono vissuti nella quotidianità, entrando in un’ottica nuova di prendersi cura di sé, libera da restrizioni e schemi costrittivi;
- ONORARE LA FAME;
- “FARE PACE” CON IL CIBO, dandosi il permesso incondizionato di mangiare nei tempi e nelle modalità richieste dal corpo;
- SFIDARE LA “FOOD POLICE”, allontanando tutti quei pensieri dovuti alle irragionevoli regole dietetiche autoimposte dalla mente con cui ci si etichetta come “bravi” o “cattivi” in base a cosa o quanto si ha o non si ha mangiato;
- RISPETTARE LA SAZIETÀ;
- RISCOPRIRE LA SODDISFAZIONE, ovvero il piacere legato all’alimentazione, spesso sottovalutato, trascurato o ignorato per via delle molteplici regole dietetiche;
- AFFRONTARE LE EMOZIONI SENZA USARE IL CIBO;
- RISPETTARE IL PROPRIO CORPO, ovvero imparare ad accettare il proprio corredo genetico senza la pretesa di poterlo modificare;
- PERCEPIRE LA DIFFERENZA NEL MOVIMENTO, ovvero imparare a vivere il movimento e l’attività fisica senza essere forzati da scopi di modulazione corporea;
- ONORARE LA PROPRIA SALUTE CON UN’ALIMENTAZIONE GENTILE, ovvero aver chiaro che “non bisogna mangiare in modo perfetto per essere in salute”.
L’Intuitive Eating aiuta a coltivare la connessione naturale esistente tra corpo e mente, al fine di soddisfare le esigenze biologiche e psicologiche rimuovendo gli ostacoli che impediscono questa sintonia.
Aiuta, quindi, ad abbandonare tutte quelle regole, credenze e pensieri imposte dalla cultura della dieta.
Mettere in pratica i principi dell’Intuitive Eating offre la possibilità di riscoprire un modello non prescrittivo, libero da lotte, sacrifici e restrizioni, salutare per mente e corpo.
Praticare l’Intuitive Eating è come avviare un processo di “riconnessione” con il corpo e le sensazioni da esso trasmesse, come fame, sazietà, preferenze alimentari, tutti aspetti che spesso ignoriamo o, addirittura, abbiamo disimparato a percepire.
Mangiare in modo intuitivo significa, quindi, implementare e allenare quel rapporto dinamico tra mente e corpo che è già in tutti noi, imparare nuovamente ad onorare i propri bisogni e a vivere finalmente l’alimentazione in modo sereno.
Dott.ssa Roberta Littera
Dietista
Allieva del Master di I livello in Trattamento Integrato Multidisciplinare dei Disturbi dell’Alimentazione e della Nutrizione
Bibliografia e sitografia
“Intuitive eating – a revolutionary program that works” Evelyn Tribole, M.S., R.D. and Elyse Resch, M.S., R.D., F.A.D.A., C.E.D.R.D.
“Just eat it – how intuitive eating can helpi you get your shit togheter around food” Laura Thomas PhD