Malattie cardiovascolari e rischio di demenza

La demenza è un importante problema di salute pubblica in tutto il mondo. L’incidenza annuale di nuovi casi è in aumento a livello globale. E’ stato accertato che le malattie cardiovascolari (CVD) tra cui ictus, coronaropatia, ipertensione, insufficienza cardiaca sono fattori di rischio per la demenza.

Un recente studio, pubblicato su “The American Journal of Clinical Nutrition” ha indagato se c’è una associazione tra i fattori di uno stile di vita sano, dopo aver avuto una malattia cardiovascolare e il rischio di demenza; è stato inoltre valutato se infiammazione e biomarcatori metabolici abbiano un ruolo in questa associazione. Questo studio di coorte prospettico ha incluso 77.324 partecipanti senza demenza con CVD prevalente dalla UK Biobank.

La UK Biobank è un database biomedico contenente informazioni genetiche e sanitarie approfondite di mezzo milione di partecipanti del Regno Unito. Il database, che viene regolarmente ampliato con dati aggiuntivi, è accessibile a livello globale a ricercatori e scienziati autorizzati.

Nello studio il punteggio sullo stile di vita è stato costruito sui seguenti fattori: quattro tradizionali (fumare, consumare alcol, svolgere attività fisica, qualità della dieta) e tre emergenti (durata del sonno- durata sana è stata definita tra 7-9 ore, comportamento sedentario e contatti sociali). Sono stati adattati modelli di mediazione per indagare i meccanismi sottostanti guidati da infiammazione sistemica, profilo lipidico, funzionalità epatica e renale e valori di pressione sanguigna. Con un follow-up di 12,43 anni (valore mediano), sono stati documentati 1605 casi di demenza per tutte le cause, inclusi 646 casi di demenza di Alzheimer (AD) e 427 casi di demenza vascolare (VaD). I punteggi di uno stile di vita sano erano significativamente associati a un rischio inferiore di demenza. Sono stati rilevati marcatori infiammatori di basso grado e biomarcatori metabolici specifici che mediavano significativamente le associazioni osservate, spiegando l’1%∼11% delle associazioni di fattori di uno stile di vita sano con il rischio di demenza.

Il rischio di sviluppare demenza per i pazienti con malattie cardiovascolari che aderiscono simultaneamente a 6/7 comportamenti sani (quali: astenersi dal fumo, consumo moderato di alcol, dieta di alta qualità, regolare attività fisica, durata adeguata del sonno, minore sedentarietà e frequenti contatti sociali) si era ridotto del 50% rispetto ai partecipanti con 0/1 comportamenti sani. I fattori di stile di vita potrebbero potenzialmente mitigare il rischio di demenza attraverso riduzione dei marcatori infiammatori di basso grado come la conta dei neutrofili-leucociti-linfociti, il rapporto di riferimento nazionale (NLR) e l’indice di infiammazione immunitaria sistemica (SII). I fattori legati allo stile di vita potrebbero ridurre i livelli di specifici biomarcatori metabolici, aumentando i livelli di apo A, colesterolo totale e proteine totali, riducendo contemporaneamente i livelli di cistatina C.

L’aderenza a comportamenti di vita sani quindi è risultata significativamente associata a un rischio inferiore di sviluppare demenza negli individui con CVD. Le associazioni osservate possono essere in parte spiegate da una riduzione dell’infiammazione sistemica e dalla promozione dell’equilibrio metabolico.

Elisabetta Marotti

Per approfondimenti:

“Post-cardiovascular disease healthy lifestyle, inflammation and metabolic biomarkers, and risk of dementia: a population-based longitudinal study”

Fei Tian et al, The American Journal of CLINICAL NUTRITION Volume 121, Issue 3p511-521March 2025

https://ajcn.nutrition.org/article/S0002-9165(24)00744-5/fulltext

https://www.ukbiobank.ac.uk/