La Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS) è un disturbo complesso ed eterogeneo che colpisce le donne in età riproduttiva e spesso inizia a manifestarsi durante l’adolescenza.
Sebbene siano state proposte diverse teorie per spiegare il meccanismo patogeno della PCOS, è ben noto il ruolo della resistenza all’insulina come componente eziologica chiave.
Inoltre, per quanto la presenza di obesità non sia né necessaria né sufficiente per lo sviluppo della PCOS, l’obesità viscerale amplifica e peggiora tutti gli esiti metabolici e riproduttivi di tale patologia.
Il trattamento di prima linea per le adolescenti con obesità e PCOS include cambiamenti nello stile di vita, interventi dietetici personalizzati e, quando necessario, perdita di peso.
In particolare, la terapia nutrizionale medica e l’uso di integratori alimentari specifici in queste pazienti mirano a migliorare sintomi e segni, inclusa la resistenza all’insulina e le funzioni metaboliche, preservando la funzione riproduttiva.
Di recente è stata pubblicata su Nutrients una revisione narrativa volta a delineare i principali aspetti della PCOS nelle adolescenti con obesità, discutendo il ruolo della terapia medico nutrizionale.
Infatti, un appropriato e precoce intervento dietetico per le adolescenti con obesità e PCOS dovrebbe essere considerato come l’approccio raccomandato per ripristinare l’ovulazione e ridurre i sintomi.
La terapia nutrizionale mira a migliorare la resistenza all’insulina e le funzioni metaboliche e riproduttive attraverso una dieta personalizzata.
Di conseguenza, risulta molto importante la composizione nutrizionale della dieta che, indipendentemente dalla perdita di peso, influenza la sensibilità all’insulina.
Inoltre, una dieta moderatamente ipocalorica, che promuova una riduzione del peso del 5-15%, può migliorare la resistenza all’insulina e gli squilibri ormonali che caratterizzano questa patologia.
I cambiamenti dietetici raccomandati includono il bilanciamento dell’apporto energetico, la limitazione dei grassi saturi e trans e lo spostamento verso il consumo di grassi insaturi.
Si raccomanda, inoltre, l’aumento dell’assunzione di frutta e verdura e la limitazione dell’assunzione di zuccheri semplici e sale.
Un ruolo importante è giocato dalla qualità dei carboidrati introdotti con la dieta: una dieta che prediliga carboidrati complessi e cibi integrali e che sia ricca in fibra correla con un miglioramento della sensibilità all’insulina.
Tali caratteristiche sono intrinseche alle abitudini alimentari di alcune diete regionali, come la Dieta Mediterranea.
Ancor più importante è tenere presente che il quadro clinico delle pazienti adolescenti affette da PCOS può essere gravato da complicanze psicologiche che vanno dalla riduzione della qualità di vita alla manifestazione di sintomi ansioso-depressivi, disturbi dell’immagine corporea fino a disturbi della nutrizione e alimentazione.
È pertanto fondamentale che queste pazienti siano precocemente prese in carico da un team multidisciplinare che comprenda, oltre allo Specialista in Ginecologia, professionisti esperti nella valutazione nutrizionale e psicologica delle pazienti e nella gestione della terapia medico nutrizionale personalizzata.
Bibliografia essenziale
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Dr.ssa Maria Luisa Fonte
Medico Specialista in Scienza dell’Alimentazione