Gli alimenti ultra-processati sono ormai presenti quotidianamente nella dieta di molti Paesi. Questa diffusione si è verificata in concomitanza con l’aumento delle malattie non trasmissibili.
E’ ormai noto, infatti, che il consumo di alimenti ultra-processati costituisce un indicatore utile a identificare diete non salutari.
Una revisione narrativa del 2020, pubblicata su Nutrients, aveva già indagato l’associazione tra i livelli di consumo di alimenti ultra-processati (Ultra-Processed Food, UPF) e diversi effetti sulla salute.
Dei 43 studi esaminati, 37 hanno riscontrato che l’esposizione alimentare all’UPF è associata ad almeno un risultato negativo sulla salute.
Tra gli adulti gli effetti più rilevanti includevano sovrappeso, obesità, cancro, diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari, sindrome dell’intestino irritabile, depressione e mortalità per tutte le cause.
Tra bambini e adolescenti gli effetti più rilevanti includevano un aumento del rischio di sviluppare malattie cardio-metaboliche e asma.
Nessuno studio ha riportato un’associazione tra UPF e risultati benefici sulla salute.
E’ importante sottolineare che la maggior parte dei risultati deriva da studi osservazionali e gli studi sui meccanismi biologici sottostanti queste associazioni osservate sono ancora in costante evoluzione.
ALIMENTI ULTRA-PROCESSATI E CANCRO
Recentemente, una revisione sistematica pubblicata su Clinical Nutrition ha valutato l’associazione tra consumo di UPF e rischio di cancro.
A tal fine sono stati identificati 11 studi, di cui 8 studi retrospettivi caso-controllo e 3 coorti prospettiche.
L’esito di interesse era il rischio di cancro totale e/o uno o più dei seguenti tumori: tumore del colon-retto, della mammella, della prostata, del pancreas, leucemia linfocitica cronica e tumori del sistema nervoso centrale.
Nove studi hanno riportato un’associazione positiva significativa tra l’assunzione di UPF e tutti i tumori valutati, tranne il cancro alla prostata.
Un aumento del 10% del consumo di UPF nella dieta si associa ad un aumento del rischio di cancro in generale.
Inoltre, un elevato apporto di UPF è correlato ad un aumento del rischio di cancro del colon-retto e cancro del pancreas.
In conclusione, le prove attuali indicano un’associazione significativa e coerente tra l’assunzione di alimenti ultra-processati e importanti ripercussioni sulla salute umana.
Questi dati costituiscono un importante informazione non solo per le linee guida dietetiche ma anche per aggiornare le politiche di salute pubblica.
Dr.ssa Maria Luisa Fonte