Dieta e rischio di endometriosi

L’endometriosi è una malattia ginecologica cronica estrogeno-dipendente che riduce significativamente la qualità della vita delle donne colpite. È caratterizzata da crescita di tessuto endometriale in siti extrauterini (prevalentemente nella cavità peritoneale e nelle ovaie ma occasionalmente sul diaframma, fegato e parete addominale). La condizione si verifica in circa il 10% della popolazione generale ed è associata a infertilità, dolore pelvico e aumento del rischio di tumori ovarici e di altro tipo. La sua eziologia è complessa, multifattoriale ed in parte misconosciuta. Inoltre, la sua natura asintomatica nelle prime fasi può ritardare significativamente la diagnosi clinica.

Le opzioni di trattamento per l’endometriosi sono attualmente limitate alla terapia ormonale o alla gestione chirurgica; tuttavia, questi metodi non sono curativi: potrebbero non essere in linea con gli obiettivi riproduttivi delle donne e spesso portano a recidive dopo la cessazione del trattamento. Delineare i fattori che contribuiscono allo sviluppo e alla progressione della lesione è fondamentale per fornire opportunità di prevenzione e interventi terapeutici più efficaci. La dieta è un importante fattore di rischio per molte malattie croniche. Da una recente review è stato evidenziato un legame tra dieta ed endometriosi, in particolare componenti antinfiammatori presenti negli alimenti hanno la capacità di mitigare l’endometriosi.

In particolare, uno studio prospettico di coorte condotto da Yamamoto et al.  ha valutato l’associazione tra l’assunzione di carne rossa, pollame, pesce e frutti di mare sul rischio di endometriosi, confermata per via laparoscopica. In questo lavoro, gli autori forniscono importanti spunti su un ruolo della dieta nello sviluppo e nella progressione dell’endometriosi umana, ed evidenziano aree importanti per la ricerca futura.

Questo studio ha diversi punti di forza; in primo luogo ha coinvolto un gran numero di donne in pre-menopausa (in totale 81.908 da The Nurses’ Health Study II) con uteri intatti e senza diagnosi precedente di endometriosi o cancro (ad eccezione di melanoma cutaneo in alcuni casi) seguite per una durata di oltre 20 anni (dal 1991 al 2013). In secondo luogo, la dieta è stata valutata utilizzando un questionario di frequenza alimentare semiquantitativo ampiamente convalidato che includeva le dimensioni delle porzioni e la frequenza di assunzione. Terzo, l’endometriosi è stata confermata per via laparoscopica, ovviando alle incertezze nella diagnosi. I 3.800 casi (donne), che rappresentano 1.019.294 anni-persona di follow-up, hanno fornito una solida base per sostenere significative influenze dietetiche sul rischio di endometriosi.

Dai dati ottenuti si apprende che l’assunzione di carne rossa, trasformata o non trasformata, è una dei principali responsabili della promozione del rischio di endometriosi. La sostituzione della carne rossa con pesce, crostacei o uova è stata associata a un minor rischio di endometriosi. Un risultato abbastanza inaspettato è stato l’aumento del rischio di endometriosi con l’aumento dell’assunzione di pollame, anche se questo non era dato così solido come visto per la carne rossa. L’esito dello studio è coerente con quello di un recente rapporto secondo cui l’assunzione di pesce rispetto alla carne rossa, riduce il rischio di diabete di tipo 2, anch’esso malattia cronica. È interessante notare che, con il diabete di tipo 2, il consumo di pollame ha mostrato effetti protettivi non rilevati con l’endometriosi.

Gli aspetti più importanti evidenziati dallo studio di Yamamoto et al sono diversi: un significativo aumento del rischio di endometriosi associato alla carne rossa, è stato riscontrato confrontando le donne che consumano 2 o più porzioni al giorno (equivalenti a 14 o più porzioni alla settimana) con le donne che ne consumano 1 o meno alla settimana. È interessante notare che anche 2-4 porzioni a settimana hanno provocato un modesto aumento del rischio di endometriosi, suggerendo che è meglio limitare il consumo di carne rossa a meno di una volta alla settimana.

Le donne con il più alto consumo di carne rossa (e quindi con un maggior rischio di endometriosi) avevano maggiori probabilità di essere in sovrappeso o obese e avevano un maggiore apporto calorico. Queste osservazioni sollevano la questione se la frequenza del consumo di carne rossa contribuisca a un indice di massa corporea (BMI) più elevato e sono apparentemente incoerenti con studi precedenti che indicano un BMI più basso come fattore di rischio per l’endometriosi e un fattore predittivo per l’endometriosi grave.

Nello studio sono state confrontate fonti di proteine ​​alimentari distinte (ad es. carne rossa, pollame, pesce, uova), che sono note per differire per la composizione degli amminoacidi e il contenuto di acidi grassi. Negli ultimi anni, il potenziale legame tra la fonte proteica alimentare e la composizione del microbiota intestinale ha sempre più rilevanza. È stata anche ipotizzata la partecipazione del microbiota intestinale alla patogenesi dell’endometriosi, sulla base del ruolo dell’intestino nella regolazione delle molecole di segnalazione che regolano le vie infiammatorie, immunitarie e proliferative.

Venendo da un altro punto di vista, Yuan et al. hanno dimostrato cambiamenti significativi nella composizione del microbiota intestinale durante lo sviluppo dell’endometriosi in un modello murino. Mentre la validità di una potenziale relazione bidirezionale tra endometriosi e microbiota deve ancora essere confermata negli esseri umani, l’idea che i cambiamenti indotti dalla dieta nell’ambiente intestinale possano influenzare l’endometriosi e viceversa, può portare a un approccio più personalizzato e nuovi biomarcatori per ridurre il rischio di questa condizione.

Lo studio di Yamamoto et al. pone le basi per comprendere meglio come la natura multiforme dell’endometriosi possa essere gestita da semplici cambiamenti dietetici e fornisce alle donne in età riproduttiva un motivo convincente per rivalutare le proprie abitudini alimentari per la prevenzione delle malattie croniche.

Elisabetta Marotti

Per approfondimenti:

– “Seeing red: diet and endometriosis risk” Rosalia C M Simmen , Angela S Kelley, Ann Transl Med, 2018 Dec;6(Suppl 2):S119.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6330594/

– “A prospective cohort study of meat and fish consumption and endometriosis risk”.

Yamamoto A, Harris HR, Vitonis AF, Chavarro JE, Missmer SA. Am J Obstet

Gynecol. 2018 Aug;219(2):178.e1-178.e10.

– “Endometriosis induces gut microbiota alterations in mice”. Yuan M, Li D, Zhang Z,

et al.  Hum Reprod 2018;33:607-16