La maggior parte di chi mangia carne sostiene che il veganismo sia “etico” e buono per l’ambiente

La maggior parte di chi mangia carne sostiene che il veganismo sia “etico” e buono per l’ambiente. Ciò è quanto emerge da uno studio pubblicato recentemente sulla rivista Sustainability, che ha voluto valutare cosa ne pensasse l’opinione pubblica riguardo alle diete vegetali.

La sperimentazione è stata effettuata nel settembre 2018 e ha coinvolto 1.000 uomini e donne con un’età media di 34 anni. I partecipanti sono stati reclutati online attraverso la piattaforma di sondaggio Prolific. L’opera è stata parzialmente finanziata dall’associazione benefica “Viva!” nell’ambito del dottorato di ricerca ESRC di Chris Bryant. La sua ricerca si concentra sullo spostamento delle preferenze riguardo ad un allontanamento della popolazione dal consumo di proteine animali come conseguenza del problema dei cambiamenti climatici e della riduzione della sofferenza degli animali.

Dai risultati emerge una considerazione piuttosto positiva riguardo alle diete vegetali. In effetti il 73% dei mangiatori di carne considera il veganesimo “etico” e il 70% ritiene che questa pratica alimentare faccia bene all’ambiente. Riguardo alla salute, però, solo la metà del campione (50%) considera sane le diete vegane. Comunque, nel complesso, il 60% degli individui coinvolti pensa che il veganismo sia “positivo ed accettabile”.

Nonostante ciò, oltre l’80% degli intervistati ritiene che il veganismo non sia facile da attuare, il 77% lo ritiene “scomodo” e oltre il 60% pensa che non sia gradevole. Nel complesso, gli atteggiamenti degli intervistati nei confronti del vegetarismo erano complessivamente positivi su quasi tutti i punti di vista.

Secondo l’autore, questo studio mostra che oggi molte persone sono già in linea con l’etica del veganismo e sono consapevoli dei benefici per l’ambiente che possono dare le diete vegane.

Il fatto che molte persone siano d’accordo con i principi del veganismo è una cosa. Ma, rispetto ad un vero e proprio cambiamento dei comportamenti, occorre riconoscere che per molti queste modalità dietetiche sono considerate troppo costose, scomode e comunque comportano un sacrificio in termini di gusto.

È interessante notare che, dal momento in cui è stato condotto questo studio, questi aspetti sono cambiati in modo sostanziale. Supermercati, ristoranti e persino fast food stanno continuamente sviluppando numerose opzioni vegane di alta qualità a prezzi accessibili. Avere sostituti diretti per gli alimenti che la gente conosce e apprezza, rende più facile per tutti consumare meno prodotti di origine animale. Se vogliamo ridurre il consumo di prodotti di origine animale nel mondo, lo sviluppo di alternative convenienti e di alta qualità ai prodotti di origine animale è fondamentale.

 

Giacomo Pagliaro

 

Per maggiori info:

https://www.mdpi.com/2071-1050/11/23/6844