Obesità infantile e disturbo da alimentazione incontrollata

L’obesità infantile resta uno dei maggiori problemi della Sanità Pubblica. Parallelamente all’aumento della prevalenza di tale patologia, negli ultimi anni si è assistito all’incremento della prevalenza di Disturbi Alimentari, tra cui il Disturbo da Alimentazione Incontrollata. Identificare i primi sintomi di tale disturbo nel bambino obeso è fondamentale nell’ottica della prevenzione sia dell’obesità che dei Disturbi dell’Alimentazione nell’età adulta.

Il Binge Eating Disorder (BED), o Disturbo da Alimentazione Incontrollata, è una patologia di recente acquisizione nella quinta edizione del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM 5, 2013). La presenza di tale disturbo è fortemente associata ad obesità nell’adulto – il doppio rispetto alla popolazione generale – e ne complica di gran lunga il trattamento.

Per quanto riguarda l’età infantile, non esistono criteri diagnostici specifici. Identificare quindi i sintomi precoci di Binge Eating nei bambini sovrappeso e obesi costituirebbe un importante atto di prevenzione che aiuterebbe a indirizzare e a personalizzare la strategia terapeutica nell’ambito dell’obesità infantile.

Un recente studio pubblicato su Childhood Obesity, ha analizzato in un campione di circa 800 soggetti di età compresa fra i 5 e i 12 anni di entrambi i sessi, la prevalenza di sintomi associati a Binge Eating: nascondere il cibo, mangiare in assenza di senso della fame, senso di imbarazzo o inibizione nel mangiare di fronte ad altre persone.

Questi sintomi sono stati messi in relazione con comportamenti modificabili associati alla sedentarietà come la scarsa durata del sonno, lo screen time, ossia il tempo trascorso davanti a schermi (TV, videogiochi, ecc.) e insufficiente attività fisica.

Dallo studio è emerso che mangiare in assenza di stimolo della fame è il sintomo più comunemente riscontrato nel gruppo di bambini gravemente obesi ed è associato sia ad un aumento dello screen time sia a riduzione delle ore di sonno notturno.

I risultati di questo studio sottolineano l’importanza del riconoscimento precoce di sintomi predisponenti il disturbo da alimentazione incontrollata nei bambini obesi, indicando il ruolo fondamentale dello stile di vita e dei comportamenti associati alla sedentarietà.

Si aggiunge quindi un importante tassello all’approccio al problema dell’obesità infantile.

Dr.ssa Maria Luisa Fonte

Medico Specialista in Scienza dell’Alimentazione