Bere caffè in gravidanza può causare sovrappeso nei bambini

Uno studio pubblicato sulla rivista BMJ Open mostra che anche un moderato consumo di caffè durante la gravidanza, da una a due tazze al giorno, è correlato al rischio di sovrappeso o obesità nei bambini in età scolare.

Ad oggi, però, non è stato chiaramente dimostrato se la caffeina sia la causa diretta del sovrappeso. Comunque la relazione, da sola, ha spinto i ricercatori a incoraggiare una maggiore cautela nell’assunzione di tutte le bevande contenenti caffeina durante la gravidanza. In particolare, i ricercatori della Sahlgrenska Academy, in collaborazione con l’Istituto Norvegese per la Salute Pubblica, hanno studiato le informazioni raccolte in 50.943 gravidanze, in uno dei sondaggi sulla salute delle donne in stato interessante più importanti del mondo: il Norwegian Mother and Child Cohort Study (MoBa).

I risultati ottenuti mostrano che i bambini nati da madri che hanno consumato caffeina durante la gravidanza corrono un rischio maggiore di essere in sovrappeso in età prescolare e scolare. I bambini nati dalle madri coinvolte in questo monitoraggio sono stati seguiti fino all’età di otto anni. Il sovrappeso nell’infanzia è stato precedentemente associato ad un aumentato rischio di malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2 in età avanzata. Ad esempio, all’età di cinque anni, la percentuale di bambini in sovrappeso o obesi era maggiore del 5% nel gruppo le cui madri avevano il più alto consumo di caffeina nello studio, rispetto a quelle le cui madri avevano il più basso consumo di bevande contenenti tale molecola.

L’associazione tra consumo di caffeina durante la gravidanza e il rischio di crescita eccessiva e sovrappeso o obesità nei bambini, potrebbe essere osservato anche nelle donne che avevano seguito le raccomandazioni per una assunzione moderata di caffeina in gravidanza. Secondo la National Food Agency svedese, le donne incinte non dovrebbero consumare più di 300 milligrammi di caffeina al giorno, equivalenti a tre tazze di caffè o sei tazze di tè. I risultati del presente studio sono supportati da almeno altri due studi; tuttavia i precedenti, includevano un numero significativamente inferiore di soggetti e contemplavano un numero assolutamente risicato di alimenti contenenti caffeina. Questa volta sono stati inclusi anche caffè, tè, cioccolata, bevande energetiche e altre fonti.

In generale, l’ambiente gestazionale è considerato importante per la attivazione o la disattivazione di geni responsabili per la programmazione metabolica dell’individuo durante l’intero suo periodo di vita. Precedenti studi su animali, in cui gli embrioni erano esposti alla caffeina nel grembo materno, avevano già dimostrato di determinare un incremento della crescita e un’aumentata incidenza di malattia cardio-metabolica nella prole. Di conseguenza, anche se sono necessari ulteriori studi al riguardo prima di poter dire cosa significhino realmente i risultati osservati, occorre sempre tener presente che la caffeina è una sostanza che il buon senso consiglia di assumere con moderazione o di evitare completamente durante la gravidanza.

Giacomo Pagliaro

Per maggiori informazioni:

http://bmjopen.bmj.com/content/8/3/e018895