Due giovani ricercatori altoatesini, Stefan Klettenhammer e Meinrad Koch della Società Svizzera di Scienza e Tecnologia degli Alimenti, hanno vinto l’ambito premio barretta_insetti

dell’Accademia  Svizzera delle Scienze Tecniche (SATW)  con l’invenzione di una barretta energetica con proteine derivate da insetti, più propriamente da larve di insetti, frutto del loro lavoro di tesi.

“Nel 2050 – dice il ricercatore pusterese di 27 anni – sul nostro pianeta ci saranno circa 9 miliardi di abitanti. Per nutrirli la produzione agricola dovrà quasi raddoppiare, con pesanti effetti per l’ambiente. Salirà il prezzo di carne e verdure”. Al contrario, “l’allevamento di insetti – sottolinea Klettenhammer – è low-tech e facilmente realizzabile anche nei paesi poveri del mondo”.

Gli insetti possono essere una grande fonte proteica per risolvere i problemi della fame nel mondo, ma l’entomofagia (il mangiare insetti) nel mondo occidentale è ancora decisamente poco diffusa. Da qui nasce l’idea di un estratto proteico liofilizzato utilizzato come base per lo sviluppo della barretta energetica.

La proposta non sembrerebbe essere solo una alternativa in vista dell’esplosione demografica mondiale. Risvolti positivi riguarderebbero anche la sfera ambientale (l’allevamento di insetti produce meno gas serra di quello, ad esempio, dei bovini e suini ) e economica (creazione di nuovi posti di lavoro dati da coloro che allevano le specie di insetti, un tipo di impiego che potrebbe essere svolto anche da singoli senza il dispiego di grandi risorse economiche). Inoltre, il prodotto base si presterebbe anche come mangime per animali.

La premiata barretta al muesli avrebbe un aspetto e un sapore molto simile alle energy bar convenzionali. “Gli insetti – racconta Klettenhammer con convinzione – possono avere un sapore eccellente. Tutto dipende dalla preparazione e questo vale per molti cibi”

Il progetto di ricerca ha suscitato grande interesse mediatico, prevedibile considerando che a gennaio 2013 l’Unione Europea ha stanziato un finanziamento di 3 milioni di euro per ogni Paese membro che incoraggi l’uso degli insetti in cucina.

Da un punto di vista culturale, però, manca probabilmente nei paesi occidentali la necessaria educazione a questi nuovi consumi alimentari.

Fonte: ANSA