Consumare frutta intera può ridurre il rischio di diabete, ma niente succhi di frutta!

Consumare frutta intera può ridurre il rischio di diabete, ma niente succhi di frutta!

Un maggiore consumo di frutta intera può aiutare a ridurre il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, al contrario, un maggiore consumo di succhi di frutta può essere collegato ad un  rischio più elevato. È quanto afferma una nuova ricerca, pubblicata sul British Medical Journal, che ha utilizzato i dati provenienti da tre studi prospettici di coorte di grandi dimensioni per determinare se i singoli frutti sono differentemente associati al rischio di diabete di tipo 2.  Questo studio è stato il primo a indagare in che modo i singoli frutti potrebbero influenzare il rischio di diabete. I ricercatori, sotto la guida del Dr. Qi Sun Leggi di più

Vitamina B17: terapia anti-tumorale?

La vitamina B17 torna a far parlare di se e soprattutto in relazione al cancro, dunque conosciamola meglio! Non è certo una fantasticheria di un impunito biochimico alla ricerca di gloria quanto piuttosto un glicoside (D-mandelonitrile-β-D-gentiobioside) –… Leggi di più

Dieta&Telomeri

E’ stata recentemente pubblicata su Lancet Oncology la ricerca condotta presso l’Università della California, dal nutrizionista D Ornish in collaborazione con il premio Nobel per la medicina 2009 la dottoressa E Blackburn. Lo studio è stato condotto… Leggi di più

Un motivo in più per fare colazione ogni mattina

Le “Dietary Guidelines” per gli Americani (2010) raccomandano la prima colazione ai bambini ma non fanno menzione degli adulti. Tra gli adulti, saltare i pasti è associato con eccesso di peso corporeo, ipertensione arteriosa, insulino-resistenza, ed elevate concentrazioni di lipidi plasmatici a digiuno. Tuttavia, rimane sconosciuto se specifiche abitudini alimentari, indipendentemente dalla composizione dietetica, influenzino il rischio di malattia coronarica (CHD). L'obiettivo di un recente studio, curato da ricercatori della Harvard School of Public Health di Boston, è stato esaminare in modo prospettico abitudini alimentari e rischio di CHD. Leggi di più