Dieta Mediterranea: quali i vantaggi per le donne in menopausa?

La menopausa è la cessazione fisiologica della capacità riproduttiva nella vita di una donna. In genere si verifica tra i 45 ed i 55 anni di età, ma non sono rare menopause precoci e tardive, a volte invece sono condizioni patologiche ad indurre una menopausa precoce. La transizione menopausale (nota anche come climaterico) inizia con l’inizio delle anomalie mestruali e termina con l’ultimo periodo mestruale. I cambiamenti fisiologici durante il climaterico, principalmente legati alle variazioni ormonali (diminuzione degli estrogeni), possono innescare una serie di sintomi della menopausa che potrebbero durare anni nel periodo post-menopausale.

I disturbi e sintomi possono essere sia di natura neurovegetativa (vampate di calore, sudorazioni profuse, palpitazioni e tachicardia, sbalzi della pressione arteriosa, disturbi del sonno, vertigini, secchezza vaginale e prurito genitale), sia di natura psicoaffettiva (irritabilità, umore instabile, affaticamento, ansia, demotivazione, disturbi della concentrazione e della memoria, diminuzione del desiderio sessuale). Diversi studi di coorte hanno dimostrato un’associazione tra i sintomi legati alla menopausa e una minore qualità della vita. Inoltre, i cambiamenti ormonali durante la menopausa contribuiscono in modo significativo all’aumento di peso, all’aumento della massa grassa viscerale e allo sviluppo dell’obesità addominale. Pertanto, le donne in postmenopausa possono anche presentare disturbi metabolici legati all’obesità (cioè insulino-resistenza, dislipidemia e sindrome metabolica) che si associano ad un aumento del rischio di diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e altre malattie cronico-degenerative. Altre patologie importanti legate alla menopausa sono le patologie osteoarticolari (in particolare l’aumento dell’incidenza dell’osteoporosi, dato che gli estrogeni hanno anche effetto sul metabolismo osseo, inibendo il riassorbimento osseo).

La dieta mediterranea (MD) è un modello alimentare sano che è stato associato a una riduzione del rischio di eventi cardiovascolari, morbilità e mortalità generale e al miglioramento del peso corporeo, del profilo metabolico e della funzione cognitiva. La MD è caratterizzata da un’ampia varietà di alimenti vegetali, come verdure, frutta, legumi, noci e cereali integrali, e dall’uso dell’olio extravergine di oliva, come principale fonte di grassi. Pertanto, la MD fornisce basse quantità di grassi saturi a favore di grassi insaturi e molti composti bioattivi con attività antinfiammatorie e antiossidanti (rispettivamente acidi grassi omega 3 e vitamine, minerali e sostanze fitochimiche). La maggior parte dell’apporto energetico proviene dai carboidrati (55%), quasi il 30% dai grassi e la restante parte dalle proteine (15%). I grassi sono rappresentati principalmente per il 19% da acidi grassi monoinsaturi (MUFA), seguiti da acidi grassi saturi (SFA, 9%) e acidi grassi polinsaturi (PUFA, 5%) e il colesterolo è pari a 300 mg/die.

Diversi studi hanno suggerito che la MD potrebbe svolgere un ruolo nella riduzione del peso corporeo e dei sintomi della menopausa nelle donne in postmenopausa. In particolare, uno studio condotto in Grecia, pubblicato nel 2018, su 481 donne in postmenopausa ha mostrato che un’elevata aderenza alla MD, valutata mediante il Mediterranean Diet Score (MDS), era negativamente associata al peso corporeo, alla circonferenza della vita e al rapporto vita-altezza. Inoltre, un altro studio condotto in Spagna, pubblicato nel 2015, su 8.954 donne spagnole in perimenopausa e postmenopausa, aveva dimostrato che un’elevata aderenza alla dieta MD era associata a una prevalenza e a un rischio inferiori di sovrappeso/obesità. Per quanto riguarda i sintomi della menopausa, Herber-Gast e colleghi hanno studiato la relazione tra MD e rischio di sintomi vasomotori (vampate di calore e sudorazione notturna) nell’Australian Longitudinal Study on Women’s Health (pubblicato nel 2013), uno studio di coorte che ha coinvolto 6.040 donne in postmenopausa con un follow-up di 9 anni. In questo studio una maggiore aderenza alla MD era inversamente associata ai sintomi vasomotori della menopausa, suggerendo quindi che la MD potrebbe essere utile per prevenire i sintomi vasomotori della menopausa.

Un recente studio è stato condotto da ricercatori italiani dell’Università di Napoli con lo scopo di indagare l’impatto dell’adesione alla MD sulla gravità dei sintomi della menopausa nelle donne in postmenopausa con obesità. Inoltre, hanno esplorato la possibile associazione tra i sintomi postmenopausali e i principali alimenti che caratterizzano la MD. Sono stati valutati i parametri antropometrici, clinici e le abitudini di vita. Tutte le partecipanti sono state sottoposte a questionari per valutare: l’aderenza alla dieta mediterranea (tramite il PREDIMED questionnaire), la qualità del sonno (tramite il Pittsburgh Sleep Quality Index) e la gravità dei sintomi della menopausa (tramite la Menopausal Rating Scale– MRS). Sono state arruolate 100 donne in postmenopausa (con età media di 57,1 ± 7,3 anni e BMI 35,0 ± 5,5 kg/m2).

Dallo studio è emerso che la gravità dei sintomi della menopausa (valutati mediante MRS) era inversamente associata all’aderenza alla dieta MD. In particolare, le donne nella classe MRS marcata avevano un’adesione significativamente inferiore alla MD rispetto alle donne nella classe MRS da nulla a moderata. Il consumo di legumi era associato ad una minore gravità dei sintomi totali legati alla menopausa ed il consumo di olio extravergine di oliva era inversamente correlato ai sintomi psicologici. Le donne nella classe MRS grave presentavano una qualità del sonno inferiore rispetto ad altre classi. Questi risultati evidenziano l’importanza della dieta MD come strategia nutrizionale ideale nella gestione della menopausa.

Elisabetta Marotti

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