Le donne che superano i 50 anni di età hanno maggiore probabilità di subire fratture dell’anca, con conseguente riduzione della qualità della vita. Un nuovo studio, effettuato dai ricercatori della Pennsylvania State University, ha scoperto che il consumo quotidiano di prugne previene la perdita di densità minerale ossea (BMD) alle anche e al contempo protegge così dal rischio di fratture.
I risultati dello studio sono stati presentati al World Congress on Osteoporosis, Osteoarthritis and Musculoskeletal Diseases, un’importante conferenza sulla salute ossea e muscolare.
La densità minerale ossea si riduce rapidamente dopo la menopausa, così che le donne che superano i 50 anni subiscono più facilmente fratture dell’anca. I dati della nuova ricerca randomizzata mostrano che mangiare 5-6 prugne al giorno può proteggere dalla perdita ossea dell’anca.
La Dott.ssa Mary Jane De Souza, professoressa alla Pennsylvania State University e autrice principale dello studio, ha commentato: “I nostri dati supportano l’uso delle prugne per proteggere l’anca dalla perdita ossea dopo la menopausa. In effetti, questi dati possono essere particolarmente preziosi per le donne in postmenopausa che non possono assumere una terapia farmacologica per combattere la perdita ossea e necessitano di una strategia alternativa”.
Francesca Trinastich
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