Un recente studio, pubblicato sulla rivista “International Journal of Environmental Research and Public Health”, ha analizzato, dal 1960 al 2017, la correlazione tra dieta e cancro in quasi 500 paesi. I risultati dello studio confermerebbero l’esistenza a livello globale di una correlazione tra un maggiore consumo di carne ed alcol, ed una maggiore incidenza di cancro, al contrario un maggiore consumo di verdure e pesce possono essere considerati come un fattore di protezione per la nostra salute.
I ricercatori hanno realizzato una dettagliata analisi statistica che incrocia i dati su base mondiale di istituzioni come la FAO, l’OMS, l’ONU, la Banca Mondiale, l’OCDE, i Dipartimenti di Agricoltura e Salute degli U.S.A e l’Eurobarometro, e che include i dati di tutti i paesi (Europa, Asia, America, Australia e Africa). In particolare, sono stati analizzati i dati sul cancro dal 1998 al 2010, e sulla mortalità per cancro tra il 1960 al 2010, in relazione al consumo di: calorie, carne, pesce, verdure, alcol, fosforo e azoto.
L’inclusione dell’azoto (N) come variabile di studio è giustificata dal fatto che recenti studi collegano l’aumento di quest’ultimo con un maggiore rischio di sviluppare alcune patologie, ed inoltre le verdure eccessivamente fertilizzate con nitrati, possono accumulare composti azotati tossici.
Per realizzare questo studio sono state considerate anche altre variabili legate allo stile di vita come l’aspettativa di vita, l’età o l’indice di sviluppo di ogni paese.
Secondo i risultati, dal 1998 al 2010, l’elevata prevalenza di tumori maligni sarebbe collegata ad un maggiore consumo di carne, in particolare nel caso dei tumori al colon, ai polmoni, al seno e alla prostata. Allo stesso modo, dal 1960 al 2010, un’elevata mortalità per tutti i tipi di cancro sarebbe associata ad un alto consumo di carne. Un maggiore consumo di verdure e di pesce sarebbero invece collegati con una minore prevalenza di cancro e ad una minore mortalità per tumori maligni.
Fonte
Francesca Trinastich