L’obesità sappiamo essere ormai da tempo al centro di numerose attenzioni non solo da un punto di vista squisitamente medico. Ha suscitato infatti l’interesse anche di esperti di salute pubblica, economisti e …. statisti date le sue numerose implicazioni. Oltre alla copiosa letteratura scientifica su tale problematica ora a richiamare l’attenzione è anche l’Associazione Europea per lo studio dell’Obesità (EASO).

obesity

Recenti dati hanno evidenziato che l’obesità in Europa sta crescendo in maniera esponenziale e sta raggiungendo le percentuale americane, da sempre considerate molto preoccupanti. Ecco ciò che è emerso da un recente studio che ha visto il coinvolgimento di 7.000 adulti tra cui Italiani, Inglesi, Irlandesi, Tedeschi, Francesi e Spagnoli. Nell’ultimo anno la percentuale di obesi si è triplicata arrivando al 24% vs il 27% degli americani.

YouGov ha condotto un sondaggio, commissionato da lastminute.com nel periodo 31 maggio-7giugno 2013. Per quanto riguarda il sovrappeso l’Italia è arrivata seconda, dopo la Spagna. Sono 2.66Kg/pro capite i chili da smaltire per ritornare al normopeso. Per quanto riguarda l’obesità: 1 soggetto su 3 vive questa patologia.
Inoltre fra i Paesi europei, sopracitati i più toccati dal fenomeno sono Gran Bretagna ma si aggiungono anche Malta, Lettonia ed Estonia. In coda invece Romania (7.4% per gli uomini e 8% per le donne), Bulgaria (11.3% – 11.6%) e Francia (12.7% – 11.7%). Tra le donne, il primato spetta alla Gran Bretagna – ben il 23.9% soffre di obesità – mentre tra gli uomini spiccano i maltesi con il 24.7%, seguiti da britannici (22.1%), ungheresi (21.4%) e cechi (18.4%).

Da una analisi più attenta dei dati è emersa una correlazione inversamente proporzionale tra grado d’istruzione e obesità.

A conforto la situazione italiana è rimasta invariata infatti dati di una indagine Eurostat hanno evidenziato che l’Italia è rimasta ferma al 10% di obesi, confermando così il penultimo posto tra i 19 Paesi membri dell’UE. La percentuale esattamente oscilla tra il 9.3% al 11.3% spostandoci da Nord a Sud.

Fonte: Report

Letizia Saturni