Fino a poco tempo fa l’uso di probiotici era considerato un aiuto per la salute del tratto grastrointestinale, ma ben presto ci si è resi conto che una corretta composizione della flora batterica intestinale può incidere sulla salute in molteplici maniere. Per esempio, numerosi studi sono in corso al fine di approfondire il ruolo della microflora nel controllo del peso corporeo, nel rafforzamento delle difese immunitarie e nell’attenuazine di reazioni allergiche, così come nella riduzione dei livelli di colesterolo plasmatico.

Ma c’è di più. Studi su modelli animali suggeriscono, infatti, che le variazioni nella composizione della flora intestinale potrebbero addirittura influenzare alcune attività cerebrali, producendo alterazioni nei meccanismi di signaling intercellulare, arrivando ad influenzare tanto comportamenti emotivi quanto riflessi viscerali. Tuttavia, non esistevano evidenze scientifiche volte a confermare gli stessi effetti nell’uomo, osservando, ad esempio, l’effetto a livello cerebrale di alterazioni della flora batterica intestinale, attraverso l’uso di antibiotici o probiotici.

Un gruppo di ricercatori della David Geffen School of Medicine (Los Angeles), in collaborazione con il Dipartimento di Ricerca e Sviluppo della Danone, ha recentemente studiato gli effetti del consumo di un prodotto a base di latte fermentato con probiotici (FMPP), per 4 settimane, sulla connettività intrinseca del cervello o le risposte a compiti in cui il comportamento emotivo gioca un particolare ruolo.

Donne sane senza sintomi gastrointestinali o psichiatrici sono state assegnate in modo casuale a tre gruppi diversi a cui sono stati somministrati i seguenti interventi, due volte al giorno per 4 settimane: latte fermentato con probiotici (FMPP, n = 12), latte non fermentato (n = 11), oppure nessun tipo di intervenzion (n = 13). Il latte fermentato somministrato al gruppo FMPP conteneva Bifidobacterium animalis subsp. Lactis, Streptococcus termofili, Lactobacillus bulgaricus, e Lactococcus lactis subsp. Lactis. Prima e dopo le 4 settimane di intervento, le partecipanti sono state sottoposte a risonanza magnetica funzionale (fMRI), per misurare la risposta emozionale del cervello a compiti precisi e l’attività cerebrale a riposo. Soono state eseguite sia analisi multivarianti sia analisi indirizzate a specifiche regioni di interesse .

Secondo i dati pubblicati nella rivista Gastroenterology, l’assunzione di latte fermentato e probiotici per quattro settimane era sufficiente per colpire l’attività centrale di regioni cerebrali che controllano l’ elaborazione di emozioni e sensazioni. Il consumo determinava una ridotta attività cerebrale in risposta allo svolgimento di compiti precisi impartiti alle volontarie in studio, a livello di una rete nervosa distribuita nella corteccia cerebrale, e comprendente aree affettive, viscero e somato-sensoriali (p = 0.004). L’osservazione di ulteriori alterazioni nell’attività del cervello a riposo ha confermato che il consumo di FMPP è associato ai cambiamenti nella connettività del mesencefalo.

L’abstract dell’articolo al link:

http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0016508513002928