Un infuso a base  di foglie di caffè potrebbe essere una opzione più sana di entrambe le bevande (tè e caffè).

È quanto afferma una nuova ricerca, pubblicata negli Annals of Botany, rivelando che le foglie di caffè (Coffea) contengono alti livelli di composti fenolici potenzialmente benefici, tra cui la mangiferina e gli esteri di acido idrossicinnamici (HCEs).

Lo studio è stato condotto dai ricercatori della Royal Botanic Gardens di Kew, Regno Unito e dall’Istituto di ricerca per lo sviluppo (IRD) a Montpellier, Francia. Il team di ricerca ha analizzato il contenuto fenolico di 23 specie di piante di caffè Coffea, scoprendo che essi contengono diversi composti benefici che non sono invece presenti nel tè o caffè bevuti tradizionalmente. Inoltre il team, guidato dal dottor Claudine Campa della IRD, ha confermato che le foglie di caffè posseggono quantità molto più elevate di composti antiossidanti rispetto al tè nero o verde.

Il Dr. Campa ha detto che l’identificazione di alti livelli di mangiferina (originariamente isolata dal mango) nelle foglie di Coffea è molto promettente in quanto il composto  è noto per avere effetti anti-infiammatori ed abbassare il colesterolo, proteggendo così i neuroni nel cervello e riducendo il rischio di diabete.

Il gruppo di riecerca ha identificato sette specie diverse di Coffea che contenevano alti livelli di mangiferina: C. anthonyi, C. arabica, C. eugenioides, C. heterocalyx cfr., C. pseudozanguebariae, C. salvatrix e C. sessiliflora. In precedenza la presenza di Mangiferin era solo stato rilevato in una singola specie.

Dopo aver analizzato 23 specie di piante di caffè ed aver trovato numerosi benefici per la salute, essi sperano che il tè al caffè possa rivaleggiare con i ben noti tipi di caffè e tè nero e verde ora in commercio. Comunque il Dr.Davies e il Dr.Campa sottolineano che l’influenza di questi composti accumulata nel corpo umano non è del tutto nota e quindi richiede ulteriori ricerche. Dunque, saranno necessarie ulteriori valutazioni su questo nuovo infuso a base di  foglie di caffè prima di essere eventualmente commercializzato.

Per leggere l’abstract dell’articolo:
http://aob.oxfordjournals.org/content/110/3/595.abstract

Dr.ssa Francesca Trinastich