
Cibi industriali: aumentano il rischio di morte prematura
Secondo un recente studio francese, pubblicato online l'11 febbraio su Jama Internal Medicine, coloro che consumano grandi quantità di alimenti ultra processati, ovvero prodotti industriali ricchi di zuccheri, sale, grassi saturi, additivi, coloranti e conservanti, hanno un più alto rischio di morte prematura. Leggi di più

Allergie alimentari e sicurezza del consumatore: documento di indirizzo e stato dell’arte – Italia 2018, Ministero della Salute
L’allergia alimentare è una reazione immunologica avversa al cibo che ha un elevato impatto sulla qualità di vita dei soggetti che ne sono affetti e su quella dei loro familiari. Per affrontare la patologia è necessario che la diagnosi sia posta correttamente e che ci sia una costante vigilanza per evitare gli allergeni alimentari e che le etichette dei prodotti alimentari siano chiare. La certezza da parte del consumatore di poter escludere l’allergene nei prodotti alimentari, piatti pronti e pasti fuori casa, comporterebbe vantaggi ai soggetti allergici, alle ditte produttrici, ai ristoratori e determinerebbe anche una riduzione dei costi dell’assistenza sanitaria, ad esempio, contenendo gli interventi d’urgenza ed i ricoveri. A tale riguardo, in virtù delle evoluzioni normative, scientifiche e pratiche in materia di Allergie Alimentari, è stato aggiornato dal Ministero della Salute il documento “Allergie alimentari e sicurezza del consumatore - documento d’indirizzo e stato dell’arte”, già elaborato nel 2014. Leggi di più

Digiuno intermittente: benefici e criticità
Normalmente, nella nostra società occidentale (e non solo), gli esseri umani consumano cibo almeno 3 volte al giorno e spesso ben oltre i propri fabbisogni. Tutto ciò, se associato ad uno stile di vita sedentario, comporta un aumento del rischio di sviluppo di insulino-resistenza e di accumulo di grasso viscerale. Leggi di più

La vitamina D potrebbe ridurre il rischio di sviluppare il Diabete Mellito di tipo 2
I benefici della vitamina D nel promuovere la salute delle ossa sono noti. A questi se ne aggiungono altri, specie riguardo alla sua potenziale azione di ridurre il rischio di sviluppare il Diabete Mellito di Tipo 2. In effetti, un nuovo studio condotto in Brasile suggerisce che la vitamina D può anche promuovere una maggiore sensibilità all'insulina. In questo modo, essa sembrerebbe essere in grado di abbassare i livelli di glucosio e, di conseguenza, il rischio di sviluppare il Diabete Mellito di tipo 2. I risultati di questo lavoro sono stati pubblicati su Menopause, la rivista della North American Menopause Society (NAMS). Leggi di più