La dieta mediterranea riduce il rischio di cancro uterino
Uno studio pubblicato il 27 maggio in un numero della rivista British Journal of Cancer ha stabilito un’associazione significativa tradieta mediterranea e riduzione dei rischi di cancro uterino. Lo studio, coordinato dall'Istituto Mario Negri e finanziato dalla Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (FIRC), ha valutato in oltre 5.000 donne italiane la relazione tra adozione della dieta mediterranea e il rischio di sviluppare il tumore dell'endometrio. L’adozione della dieta mediterranea è stata valutata calcolando un punteggio che prendeva in considerazione 9 componenti dietetiche: verdura e frutta, legumi, cereali e patate, pesce e grassi polinsaturi, carne, latte, latticini e consumo di alcol. Leggi di più
Attività muscolare e prevenzione contro il cancro
Sappiamo già bene quanto sia importante rispondere all’imperativo: muoversi! Ora, dalla recente letteratura emergono ulteriori evidenze della relazione cancro -in particolare quello al seno- ed esercizio fisico. Dall’ European Breast Cancer Conference è arrivata una… Leggi di più
Mandorle e non solo… i veri alleati della salute!
I ricercatori hanno sdoganato le mandorle (e non solo): 30 g al giorno di mandorle – non zuccherate né salate - aiutano nella prevenzione di numerose malattie abbassando del 20% la mortalità per qualsiasi causa di morte. Ma c’è di più … non solo le mandorle ma anche arachidi, noci e altra frutta oleaginosa (detta anche a guscio) sono responsabili di tale effetto positivo sulla salute. Ben diverso è invece l’effetto della frutta secca quale albicocche o fette di mela o fette di banana ne tanto meno datteri, uvetta sultanina, fichi secchi. Queste sono molto ricche di zuccheri semplici, e non solo, pertanto il loro effetto sulla salute non è certo positivo. Lo studio pubblicato recentemente su the New England Journal of Medicine ha portato numerosi e convincenti dati seppur rimane ancora da ben chiarire il meccanismo biomolecolare che sottende a tale effetto seppur c’è stata una intuizione. Leggi di più
La prevenzione del rischio cardiovascolare inizia nella pancia della mamma
Una review, oggetto del lavoro di ricercatori dei dipartimenti di Pediatria dell’Università di Torino e di Modena, ha esaminato l’impatto della nutrizione sul rischio cardiovascolare sin dalle più precoci fasi delle vita. La nutrizione infatti svolge un ruolo preventivo fondamentale sin dall’epoca prenatale e nelle diverse età della crescita. La condizione metabolica e neuro-endocrina cui è sottoposto il feto è rilevante per la “programmazione metabolica”. E’ dimostrata inoltre l’importanza delle modalità di allattamento e di svezzamento con particolare interesse per l’assunzione di proteine nel controllo dei fattori di rischio cardiovascolari. La corretta distribuzione di macronutrienti (lipidi, proteine e carboidrati) dall’infanzia all’adolescenza favorisce una crescita corretta e risulta utile a prevenire l’insorgenza dei determinanti di rischio di malattia cardiovascolare in età adulta, quali dislipidemia, ipertensione, insulino resistenza e obesità. Vediamo nel dettaglio ciò che emerso sul ruolo materno durante la gestazione. Leggi di più