Un recente studio condotto dall’Università Medipol di Istanbul, Turchia, ha cercato di verificare gli eventuali collegamenti tra modelli dietetici, quali la cosiddetta “dieta mediterranea” o la dieta DASH, e l’emicrania. I risultati ottenuti, pubblicati su Nutritional Neuroscience, hanno suggerito che effettivamente sussiste un collegamento tra questi due tipi di dieta ed una maggiore frequenza o gravità dell’emicrania.
I ricercatori hanno analizzato i dati di diversi adulti, di età compresa tra i 18 e i 64 anni, ai quali era stata diagnosticata emicrania episodica a seguito di visite nei pressi di una clinica ambulatoriale locale dopo manifestazioni di cefalea. Per valutare i livelli di aderenza alle suddette diete, i ricercatori hanno usato l’Healthy Eating Index-2010, un indice per la valutazione del modello comportamentale dell’alimentazione.
I risultati hanno mostrato che le persone con un livello di aderenza alla dieta mediterranea più basso, ossia coloro che praticamente lo seguivano di meno, soffrivano di attacchi di emicrania più gravi e più frequenti. Inoltre è stato trovato anche un collegamento con l’aderenza alla dieta DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension): le persone con un livello di aderenza più basso mostravano di soffrire di attacchi di emicrania più gravi.
In conclusione, i ricercatori dall’analisi dei risultati, hanno dunque tratto che le persone che consumano più verdura, frutta, legumi e semi oleosi e quelle che seguono maggiormente i modelli dietetici mediterranei o la dieta DASH, avevano una maggiore probabilità di soffrire di attacchi di emicrania di minore gravità.
Fonte:
Francesca M. Trinastich