Obesità in pz con gravi malattie mentali: una sfida oggi possibile

Un recente studio condotto su una coorte di 112 pazienti ambulatoriali presso
VA Greater Los Angeles Healthcare System di Los Angeles (USA), affetti da gravi malattie mentali diagnosticate con il DSM-IV e con aumento di peso≥7% o un indice di massa corporea (IMC)≥25 ha evidenziato l’efficacia di interventi cognitivo-comportamentali.

L’intervento basato sulla perdita di peso, aveva una durata di 12 mesi e si basava sul metodo del Diabetes Prevention Program in pazienti affetti da gravi malattie mentali che assumevano antipsicotici. Un gruppo di 60 soggetti lavorava sulla modificazione dello stile di vita mentre il gruppo controllo di 62 soggetti lavorava con un trattamento usuale di controllo.

Il trattamento cognitivo comportamentale includeva incontri di gruppo e sedute di consulenza individuali per 8 settimane; l’uso del diario alimentare e dell’attività fisica; un sistema di contingenze basato sull’assegnazione di premi, incontri mensili di rinforzo e di consulenza per un anno.
I controlli hanno ricevuto materiale di auto-aiuto e visitato a intervalli equivalenti il centro, ma non hanno ricevuto sedute di gruppo o individuali di consulenza.

I risultati hanno riguardato i cambiamenti nelle misure antropometriche, nei sintomi psichiatrici, nella conoscenza sulla salute, nella glicemia ed emoglobina A1c e nei livelli di lipidi.
Inoltre si è evidenziato che i partecipanti all’intervento cognitivo comportamentale di modificazione dello stile di vita hanno ottenuto a 12 mesi un decremento ponderale medio di 4,6 kg vs un incremento medio di 0,6 kg del gruppo di controllo. Anche l’IMC e la percentuale di grasso corporeo hanno registrato lo stesso cambiamento.

CONCLUSIONI: La terapia cognitivo comportamentale di perdita di peso è risultata più efficace di ogni altro trattamento dell’obesità pur associata all’assunzione di antipsicotici. Questo indipendentemente dalla diagnosi del DSM-IV di grave malattia mentale, dal tipo di farmaco antipsicotico assunto e dalle conoscenze acquisite. Lo studio ha dunque importanti implicazioni cliniche perché ha dimostrato che gli interventi cognitivi comportamentali di perdita di peso sono efficaci anche nei pazienti affetti da gravi malattie mentali che hanno avuto un incremento ponderale in seguito all’assunzione di farmaci stessi.

Letizia Saturni

Fonte: Erickson ZD et al. Behavioral interventions for antipsychotic medication-associated obesity: a randomized, controlled clinical trial. J Clin Psychiatry. 2016 Febbraio; 77 (2): e183-9.