Titolo alquanto bizzarro per trattare un argomento altrettanto ‘particolare’ per un web-blog che si occupa di nutrizione umana! Per altro siamo anche a ridosso delle festività natalizie, periodo durante il quale si assiste ad un vera e propria marcia trionfale di pietanze che vengono portate dalla cucina alla tavola in solenne gioiosa sequenza…..

In realtà c’è del vero ed interessante nella lettura dello studio della FAO. Da tale lavoro emerge che già ad oggi gli insetti rappresentano una risorsa alimentare per milioni di persone de in particolare sono i coleotteri che potrebbero sfamare i 9 miliardi di bocche previste per il 2050.

Frase mai più azzeccata: un pasto al volo!
Secondo tale studio condotto in collaborazione con l’Università di Wageningen nei Paesi Bassi sono circa 1900 le specie di cui gli esseri umani si cibano già: 31% coleotteri; 18% bruchi; 14% api, vespe e formiche fino al 13% di cavallette, locuste e grilli.

Rappresentano una fonte bio-disponibile di nutrienti sicuri. Molti di questi insetti infatti garantiscono un buon apporto di proteine e grassi buoni oltre ad un discreto contenuto di minerali quali calcio, ferro e zinco.

Per essere pratici diamo qualche dettaglio ulteriore:
Il contenuto di ferro delle locuste oscilla tra 8 e 20mg per 100g di peso secco vs i 6mg per 100g di peso secco di carne bovina.

E’ poi il professor Graziano da Silva, direttore generale della FAO, che continua spiegando l’importanza del consumo degli insetti nominati, anche da un punto di vista ecologico. Questi infatti essendo animali a sangue freddo non usano energia proveniente da altre fonti alimentari e sono necessari solo 2 kg di mangime per produrre 1Kg di loro carne. I bovini invece, richiedono 8 kg di foraggio per produrre 1 kg di carne.

Per non parlare delle scorie prodotte: gli insetti non solo producono meno emissioni nell’ambiente – zero metano, ammoniaca, gas serra e letame – ma possono essere anche arruolati per scomporre i rifiuti e produrre compost utile come fertilizzante.

Insomma, dall’orto al piatto, la fauna volante potrebbe rappresentare una risorsa da non sottovalutare. Ora spetterà a chef stellati e a gourmand far scoprire il lato gustoso degli insetti anche alla popolazione occidentale.

Letizia Saturni
Fonte: Insects for food and feed

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