Fino a questo momento un elevato consumo di grassi trans era stato associato all’ aumento del rischio di malattie cardiovascolari, ipertensione, diabete, obesità. Uno studio presentato alle Scientific Sessions dell’American Heart Association (AHA) 2014, sembra associarlo anche alla compromissione cognitiva. Dopo aver analizzato 1.018 adulti sani e attivi, gli autori dello studio hanno osservato che coloro che consumavano importi più elevati di grassi trans mostravano prestazioni inferiori in un test di memoria. Inoltre, l’associazione è rimasta anche dopo aver tenuto conto di fattori come l’età, l’istruzione, l’etnia e la depressione.
“Dal punto di vista della salute, il consumo di grassi trans è stato collegato a malattie cardiovascolari e sovrappeso. Io dico ai miei pazienti che mentre i grassi trans aumentano la vita (shelf life) dei prodotti alimentari, riducono la vita della gente “, ha detto Beatrice Golomb, autore principale e professore presso la University of California-San Diego (USA).
La squadra di Golomb ha studiato un gruppo di adulti a cui non era stata diagnosticata nessuna malattia cardiovascolare. Tutti i partecipanti hanno completato un questionario alimentare, da cui è stato poi stimato il consumo di grassi trans. Per testare la memoria, i volontari sono stati sottoposti a un test della memoria, che consisteva nel mostrar loro una serie di 104 carte, di cui dovevano volta per volta indicare se ogni parola fosse nuova o se fosse un duplicato di una carta precedente.
I risultati hanno mostrato che tra i maschi sotto i 45 anni di età, quelli che consumavano più grassi trans avevano una performance peggiore sul test di memoria. In realtà, ogni grammo supplementare di grassi trans nel consumo quotidiano è stato associato al non ricordare 0,76 parole in più nel test.
Tramite il link sottostante è possibile visionare l’abstract del lavoro, e accedere all’e-poster presentato alle Scientific Sessions dell’AHA 2014: