La comunità scientifica è ormai unanime nell’affermare che bere è importante, seppur con le dovute eccezioni a seconda del paziente che abbiamo preso in carico, quale, ad esempio, un soggetto in dialisi o in microultrafiltrazione.

Sicuramente bere acqua è l’indicazione più precisa e che accomuna tutti ma esistono anche altri sostituti dell’acqua che svolgono ruoli importanti oltre che a rispondere allo scopo primario di mantenere una buona idratazione: il the verde.

Molti sono i lavori, seppur ancora contradittori, sugli effetti positivi di tale bevanda. Ad esempio recentemente è stata valutata l’efficacia del the verde nella perdita di peso o nella prevenzione delle patologie cardiovascolari e ancora nel caso di neoplasie…. Recentemente invece sono stati studiati i suoi effetti su soggetti con diabete di tipo II.

Lo studio ha visto il coinvolgimento di 30 uomini e 33 donne con diabete di tipo II. Sono stati assegnati in modo casuale a tre gruppi:
un gruppo aveva un intake giornaliero di 2 tazze/die,
un gruppo di 4 tazze/die
ed infine un gruppo di 14 soggetti, non assumeva nulla.
A tutti sono state effettuate analisi di controllo al tempo 0 e sono stati valutati parametri antropometrici e i diari alimentari; è stato anche chiesto di non modificare né le loro abitudini alimentari né la loro attività muscolare.

Gli effetti sono stati rilevati solo nel gruppo che aveva un intake giornaliero di 4 tazze di te verde. Principalmente i soggetti hanno sperimentato una perdita di perso e un miglior controllo della pressione sanguigna sistolica.
Non ci sono stati significativi cambiamenti negli altri due gruppi ne nei parametri metabolici che antropometrici.

Sicuramente ulteriori studi sono necessari per confermare e meglio puntualizzare tali effetti ma possiamo sicuramente consigliare ai nostri pazienti ad alternare fino a 4 tazze/die di the verde all’acqua consigliata ogni giorno.

Letizia Saturni
Fonte: The effects of green tea consumption on metabolic and anthropometric indices in patients with Type 2 diabetes.