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In Gran Bretagna è presente un’organizzazione chiamata Cash (Consensus Action on Salt & Health) costituita da un gruppo di specialisti che si occupano del sale e dei suoi effetti sulla salute. Lavorano con successo per raggiungere accordi con l’industria alimentare e il governo per combattere gli effetti nocivi di una dieta ad alto contenuto di sale, e arrivare ad una riduzione della quantità di sale non solo negli alimenti trasformati, ma anche del sale aggiunto in cottura e a tavola. Anche per l’Organizzazione Mondiale della Sanità la lotta al sale è una priorità.

Ricercatori britannici hanno indagato sulla riduzione del contenuto di sale, nel corso del tempo, nel pane confezionato venduto nel Regno Unito, poiché è la principale fonte di sale nella dieta del Regno Unito.
I controlli sono stati effettuati sul contenuto di sale del pane disponibile nei supermercati del Regno Unito nel 2001 (40 prodotti), nel 2006 (138) e nel 2011 (203). L’outcome primario è stato il cambiamento nel contenuto di sale per 100 g di prodotto, nel tempo. Ulteriori misure includevano la percentuale di prodotti che soddisfacevano gli obiettivi in termini di contenuto di sale e le differenze tra le marche e i vari tipi di pane. Il livello di sale medio nel pane era di  1,23 ± 0,19 gr in 100 g di pane nel 2001, di 1,05 ± 0,16 gr nel 2006 e 0,98 ± 0,13 gr nel 2011. Questo mostra una riduzione di sale di circa il 20% ogni 100 g di pane tra il 2001 e il 2011. Nei 18 prodotti che sono stati esaminati in tutti e 3 gli anni, c’è stata una significativa riduzione del 17% .

Nei supermercati che vendono il pane di produzione propria è risultato esserci un contenuto di sale più basso rispetto al pane di marca (0,95 gr/100 g rispetto a 1,04 gr/100 gr nel 2011). Il numero di prodotti che hanno soddisfatto il target  del 2012 è aumentato dal 28% del 2001 al 71% nel 2011.

Questo studio dimostra che il contenuto di sale nel pane è stato progressivamente ridotto nel corso del tempo, dimostrando che un approccio basato su obiettivi di riduzione del sale può portare di fatto a una riduzione del contenuto di sale. In molti prodotti è stato riscontrato il raggiungimento degli obiettivi prefissati per il 2012, ciò indica quindi che ulteriori riduzioni possono essere fatte. Saranno necessari ulteriori obiettivi da prestabilire sulla riduzione progressiva del contenuto di sale, in modo che il Regno Unito possa continuare a guidare il mondo nella riduzione del sale al fine di salvare il massimo numero di vite umane, visto il ruolo del sale in numerose patologie (renali, cardiovascolari, cancro dello stomaco ed obesità).

Elisabetta Marotti

Per approfondimenti:
Surveys of the salt content in UK bread: progress made and further reductions possible”Hannah C Brinsden et al; BMJ Open 2013;3:e002936.
http://www.bmjopen.bmj.com/content/3/6/e002936
http://www.actiononsalt.org.uk/