Un composto che si trova nei broccoli ed in altre verdure crocifere potrebbe aiutare a combattere la leucemia.

È quanto afferma una nuova ricerca americana, pubblicata su PLoS ONE, che ha individuato una forma concentrata di sulforafano che potrebbe aiutare nella lotta contro la leucemia linfoblastica acuta, il tumore del sangue più diffuso in età pediatrica.

Il gruppo di ricercatori statunitensi, guidati dal dr. Daniel Lacorazza del Baylor College of Medicine (Houston, Usa), mediante i test di laboratorio, ha osservato che il composto è in grado di uccidere e quindi ridurre il numero di cellule di leucemia linfoblastica.

I ricercatori hanno purificato in vitro il sulforafano, già noto nel mondo dell’oncologia perché in grado di prevenire e combattere alcuni tumori solidi, ed hanno testato gli effetti del composto sia su cellule leucemiche prelevate da pazienti pediatrici, sia sui linfoblasti, cellule dalle caratteristiche non tumorali. I ricercatori hanno poi incubato le linee cellulari leucemiche ed i linfoblasti primari insieme al sulforafano purificato.

Il composto ha causato la morte delle cellule tumorali mentre le cellule sane ottenute da donatori sani non sono state influenzate. In particolare nel caso delle cellule tumorali, i ricercatori hanno osservato l’arresto del ciclo cellulare, l’attivazione dei meccanismi che portano alla morte cellulare programmata e l’inibizione delle vie che consentono la sopravvivenza delle cellule.

Dunque, il sulforafano concentrato e purificato funziona se inserito nelle cellule: reagisce con le proteine che causano la morte delle cellule tumorali mentre le cellule sane rimangono illese.

Il Dr. Lacorazza sottolinea: “Il sulforafano è un prodotto naturale. Tuttavia, ciò che abbiamo utilizzato in questo studio è una forma concentrata purificata. Quindi, consumare verdure crucifere è un bene per tutti, ma non avrà lo stesso effetto di quello osservato in laboratorio”.

Nonostante gli ottimi risultati, sono necessarie ulteriori ricerche sul composto, tuttavia, i ricercatori hanno detto che il composto potrebbe un giorno essere usato come opzione del trattamento in combinazione con le terapie attuali.

Per leggere l’articolo:

http://www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0051251