Si, il titolo di questo post non è ora certo una provocazione quanto piuttosto una realtà!
Periodicamente siamo sotto il fuoco incrociato di notizie che riguardano il cibo, gli alimenti, le filiere produttive e come tutto possa minare il nostro stato di salute piuttosto che preservarlo.
L’ultimo Global Allert riguarda la carne rossa e le carni trasformate.
L’IARC – Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro – un organismo parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha inserito ufficialmente nella categoria cancerogene le carni trasformate , cioè salsicce, carne salata e affumicata fino ai wurstel. Al contempo le carni rosse – che nel linguaggio medico , ben diverso da quello gastronomico, identifica carni di manzo, maiale, agnello, cavallo, cervo … – sono state annoverate nella categoria probabili cancerogene.
In tutti i mezzi di comunicazione sia on line che off line si leggono le reazioni più disparate … da chi titola in home-page la carne è cancerogena a chi crede giusto accostare il consumo di pane&salame con l’amianto ed il fumo di sigaretta fino a chi invece tenta comunque una difesa di ufficio dei salumi italiani e della carne. Poi c’è anche chi minimizza dicendo che tanto di qualcosa dobbiamo pur morire, e giù di salsiccia.
La comunicazione in questo campo è davvero complessa, perché si scontra con un dato di fatto che ognuno di noi assorbe, elabora e interpreta le informazioni che riceviamo in maniera diversa.
Credo dunque che sia doveroso, in tale contesto, offrire un testo corretto scientificamente e proposto con un linguaggio semplice, chiaro e divulgativo, il cui autore è un autorevole divulgatore scientifico e chimico: Dario Bressanini!
Letizia Saturni
fonte: Il culatello ci ucciderà? Comunicare il rischio – Le Scienze.