L’avena è uno dei cereali che poco entra nella nostra alimentazione di tipo mediterraneo ed è spesso sottovalutata rispetto al grano, riso ed orzo. Recentemente sta invece richiamando l’interesse della comunità scientifica poiché la sua composizione in nutrienti è di grande interesse.

La sua composizione chimica porta numerosi effetti positivi sulla salute dell’uomo in particolare gioca un ruolo importante nella riduzione del rischio di incidenza di buona parte delle patologie degenerative.

Anche a livello agronomico tale cereale ha interessanti caratteristiche poiché cresce in regioni a temperatura moderata, tollera terreni umidi ed anche acidi a differenza di altri cereali.

Tornando agli aspetti squisitamente nutrizionali a partire dalla peculiare composizione in frazioni proteiche che la rendono idonea a tutti coloro che vivono le reazioni avverse al glutine alla ricchezza in antiossidanti, minerali e vitamine fino ai particolari composti fenolici azotati, gli avenantramidi, l’avena a buon diritto può collocarsi su un piano privilegiato rispetto ad altri cereali comunemente utilizzati.

Sono molto recenti i lavori che hanno sdoganato l’avena per i celiaci e per i sensibili al glutine anche se nell’europa mediterranea ed in particolare in Italia lo scetticismo ancora persiste impedendone un libero consumo. Una review ed un lavoro molto recente per approfondire un po’…. questo il parere dell’Associazione Italiana Celiachia (AIC).

Un recente articolo pubblicato su British Journal of Nutrition ha anche evidenziato come questa sia in grado di migliorare il senso di sazietà, la qualità della digestione, la salute cardiovascolare nonché la salute metabolica.

Inoltre, l’avena come la maggior parte dei cereali integrali e alcuni dei loro prodotti derivati contengono β-glucano, un polisaccaride complesso, in grado di ridurre i livelli di colesterolo nel sangue e il rischio di incidenza delle patologie cardiovascolari (CHD). Si parla comunque di un consumo regolare e in quantità superiore a 3 g / die.

Ultimo non sicuramente per scarso interesse, è il ruolo del consumo regolare di avena – ad esempio a colazione in fiocchi – antinfiammatorio che sembra inibire la proliferazione delle cellule tumorali.

L’avena è dunque un cereale estremamente ricco il cui consumo può essere raccomandato davvero a tutti, in particolare ai vegani che richiedono un adeguato apporto di proteine ed aminoacidi essenziali. Gli unici che debbono fare estrema attenzione sono coloro che hanno allergia al nichel.

Letizia Saturni