Un nuovo studio, pubblicato in Nature Communications, suggerisce che l’acido urico possa giocare un ruolo nel causare la sindrome metabolica, una condizione che aumenta il rischio di malattie cardiache e diabete di tipo 2.

L’acido urico è un prodotto di scarto rimosso dal corpo attraverso i reni e l’intestino, e rilasciato nelle urine e feci. Elevati livelli di acido urico sono noti per causare la gotta. Grandi quantità sono anche associate ai marcatori della sindrome metabolica, che è caratterizzata da obesità, pressione alta, glicemia elevata e colesterolo alto. Ma non era ancora chiaro se l’acido urico fosse esso stesso causa di danni o fosse semplicemente un sottoprodotto di altri processi che portano ad un metabolismo disfunzionale.

uricacid

La nuova ricerca, condotta dai ricercatori della Washington University School of Medicine di St. Louis, suggerisce che l’eccesso di acido urico nel sangue non è spettatore innocente. Piuttosto, esso sembra essere un colpevole nell’interrompere il normale metabolismo.

In particolare, l’acido urico sembrerebbe poter svolgere un ruolo causale diretto nello sviluppo della sindrome metabolica. Il lavoro ha dimostrato che l’intestino è un meccanismo di eliminazione importante per l’acido urico, condizione questa che apre la porta a nuove potenziali terapie atte a prevenire o curare il diabete di tipo 2 e la sindrome metabolica.

Una precedente ricerca da parte di uno degli autori, aveva già dimostrato che una proteina, chiamata GLUT9, fosse un importante trasportatore dell’acido urico.  Gli studi messi in campo hanno quindi dimostrato che se il GLUT9 intestinale smette di funzionare, l’intestino smette di eliminare acido urico, pur restando invariata la funzionalità renale.

Nella sperimentazione oggetto di questo lavoro, una dieta normale somministrata a topi a cui era stata resa inefficace la funzionalità del GLUT9, ha dimostrato di comportare un rapido aumento dell’uricemia e della quantità di acido urico nelle urine rispetto ai topi di controllo. E a solo 6-8 settimane di età, questi hanno sviluppato le caratteristiche tipiche della sindrome metabolica: ipertensione, ipercolesterolemia, iperinsulimenoa e steatosi epatica.

I ricercatori hanno anche scoperto che il farmaco allopurinolo, che riduce la produzione di acido urico nel corpo (a lungo utilizzato per curare la gotta), sia in grado di migliorare alcune misure di salute metabolica. Il trattamento con il farmaco abbassa la pressione sanguigna e livelli di colesterolo totale.

E’ impossibile evitare l’esposizione a acido urico in quanto esso rappresenta un normale sottoprodotto del ricambio cellulare nel corpo. Ma ci sono prove che la dieta possa contribuire ad elevare i livelli di acido urico. Molti alimenti contengono composti chiamati purine che si degradano in acido urico. A ciò si aggiunge la crescente preoccupazione riguardo all’utilizzo del fruttosio nella dieta, in quanto l’evidenza mostra che il metabolismo di questo monosaccaride spinge la produzione epatica di acido urico.

Probabilmente passare pesantemente al fruttosio negli alimenti nel corso degli ultimi 30 anni è stato devastante. C’è una crescente sensazione, da parte dei ricercatori, che l’acido urico sia una causa, non un effetto, della sindrome metabolica. Ed ora sappiamo che il fruttosio produce direttamente acido urico nel fegato. In considerazione di ciò i ricercatori stanno pianificansdo ulteriori ricerche per studiare cosa accade nell’organismo quando questo è alimentato attraverso una dieta ad alto contenuto di fruttosio.

 

Giacomo Pagliaro

 

Per maggiori approfondimenti:

http://www.nature.com/ncomms/2014/140807/ncomms5642/full/ncomms5642.html

 

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