Novità in cardio-chirurgia: è stato pubblicato il documento che raccoglie le nuove Linee Guida per la gestione della malattia valvolare nel soggetto adulto.
Due le principali novità: minore invasività e classificazione del rischio pre-operatorio.
Queste le parole di una delle co-autrici del lavoro, dottoressa Catherine Otto dell’Università di Washington a Seattle: “Invece di discutere di patologie valvolari terminali si parla di stadi della malattia, come nello scompenso cardiaco. Le patologie valvolari sono state suddivise in quattro categorie: a rischio, progressive, asintomatiche gravi e sintomatiche gravi“. Inoltre – continua la dottoressa – mentre in passato ci si basava sul punteggio della Società di chirurgia toracica (Sts), che tuttavia non era adatto a stimare il rischio delle procedure meno invasive, ora si suggerisce di aggiungere all’Sts tre indicatori supplementari: fragilità del paziente, compromissione d’organo e difficoltà dell’intervento.
Le linee guida, frutto della collaborazione tra American heart association e American college of cardiology, aggiornano la precedente edizione del 2008 e abbracciano tutte le patologie valvolari dell’adulto, offrendo indicazioni su diagnosi, terapia medica e interventi chirurgici compresi quelli mininvasivi.
Ampiamente trattati anche le complicazioni connesse al posizionamento delle protesi valvolari, la diagnosi e la terapia dell’endocardite infettiva e gli aspetti legati alla gravidanza e alla chirurgia non cardiaca.
Letizia Saturni