Aumentare il consumo di proteine vegetali può essere di aiuto per migliorare la sopravvivenza delle persone che soffrono di malattie renali. È quanto afferma una nuova ricerca i cui risultati sono stati presentati alla conferenza “Kidney Week, Atlanta, 2013” dell’American Society of Nephrology.
Le tossine, normalmente escrete con le urine, si possono accumulare nel sangue dei pazienti con CKD, essendo la loro funzionalità renale insufficiente. Studi precedenti in pazienti con CDK hanno mostrato che, confrontate con le proteine animali, le proteine vegetali portano a una più bassa produzione di tossine di questo tipo.
Tuttavia, fino ad oggi, non è stato dimostrato che, consumando una maggiore quantità di proteine vegetali, si possa migliorare la sopravvivenza di pazienti affetti da malattie renali.
A questo scopo lo studio ha analizzato i dati di 1.104 persone affette da nefropatia cronica (CKD) partecipanti al programma di ricerca “National Health and Nutrition Examination Survey III 1988-1994”, ed ha indagato riguardo al loro consumo di proteine animali e vegetali.
I ricercatori, sotto la guida del Dr. Xiaorui Chen della University of Utah, dopo il controllo di una serie di fattori tra cui l’età, il fumo e il BMI, hanno scoperto che per ogni incremento di 10 grammi nell’apporto quotidiano di proteine vegetali, il rischio di morte si abbassava del 14 % nei partecipanti allo studio.
Il Dr. Chen ha concluso: “Sono necessari studi interventistici per stabilire se aumentando il consumo di proteine vegetali possa diminuire la mortalità nella popolazione affetta da CKD”.
Fonte American Society of Nephrology (ASN):
Dr.ssa Francesca Trinastich