Un nuovo studio indica che la carenza di vitamina D in persone anziane può aumentare il rischio di limitazioni fisiche come salire e scendere le scale e limitare la capacità di vestirsi e svestirsi.
I ricercatori della VU University Medical Center, Paesi Bassi, hanno riferito che la carenza di vitamina D può raddoppiare il rischio di un aumento delle limitazioni funzionali nelle persone anziane.
I ricercatori hanno scritto sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism: “I risultati di questo studio sono in linea con i risultati della maggior parte degli studi condotti sui livelli di vitamina D e la prestazione fisica, che hanno mostrato un’associazione tra i bassi livelli di vitamina D ed una minore performance fisica negli individui di età superiore ai 65 anni”.
Il livello di deficienza di vitamina D (25 (OH) D), definito come <20 ng / ml, può causare una serie di problemi di salute come il rachitismo e altre malattie muscoloscheletriche.
Nel nuovo studio, il Dr. Sohl ed i suoi collaboratori hanno analizzato i dati di 1.237 persone di età compresa tra i 65 e gli 88 anni, e 725 persone di età compresa tra i 55 e i 65 anni.
Sono state considerate come limitazioni funzionali: problemi a salire e scendere le scale, problemi nel vestirsi o svestirsi, difficoltà nel salire e scendere da una sedia, difficoltà nel tagliarsi le unghie dei piedi, non essere in grado di camminare per cinque minuti senza riposare e nell’utilizzare i mezzi di trasporto.
I risultati hanno indicato che sia il gruppo più anziano che quello più giovane (il 56% e il 30% rispettivamente) hanno riscontrato nel tempo almeno una limitazione.
Nel gruppo dei più anziani la carenza di vitamina D è stata associata ad un aumento significativo dei limiti funzionali dopo tre anni. Invece per il gruppo dei più giovani, la carenza di vitamina D è stato associata ad un aumento delle limitazioni dopo sei anni.
I ricercatori hanno affermato: “Il meccanismo di azione potrebbe stare nell’influenza positiva della vitamina D sui muscoli e dunque una sua carenza potrebbe causare delle limitazioni funzionali” ed hanno aggiunto che la vitamina D può esercitare i suoi effetti anche attraverso l’attivazione di certi geni. Infatti è noto che esistono recettori della vitamina D sulle cellule muscolari che legandosi alla vitamina possono attivare più di 300 geni.
Il Dr. Sohl ha detto: “Sebbene siano necessari ulteriori studi, i risultati dello studio, la presenza di recettori della vitamina D sulle cellule muscolari e gli effetti positivi della vitamina D sulla funzione muscolare suggeriscono un potenziale effetto positivo della vitamina D sulle prestazioni funzionali”.
Francesca Trinastich
Per leggere l’abstract dell’articolo:
http://jcem.endojournals.org/content/early/2013/07/17/jc.2013-1698.abstract