Questo è il dato che emerge da una review, pubblicata il 20 dicembre su New England Journal of Medicine, sulla celiachia ed i disturbi glutine correlati. Gli autori sono due ben noti esperti di celiachia e non solo: il Prof. Alessio Fasano e il Prof. Carlo Catassi.
L’identikit del soggetto celiaco ora è stato meglio delineato. La celiachia non colpisce più solo i bambini e le popolazioni di origine caucasica, oggi interessa tutte le fasce d’età in ogni parte del mondo. La celiachia è donna, in particolare sono fino a due volte più soggette alla intolleranza al glutine rispetto agli uomini, e con un importante fattore di familiarità (fino al 15% dei casi ha un parente di primo grado celiaco).
L’incidenza sulla popolazione mondiale si attesta circa all’1% e sembra che ora siano coinvolti anche i Paesi emergenti quali Cina e India, investiti da un processo di occidentalizzazione delle loro abitudini alimentari.
I due ricercatori spiegano l’aumento dell’incidenza con una maggiore conoscenza e capacità di diagnosi da parte dei medici. Ma con una nota di rammarico fanno notare che ancora in Europa solo il 21% dei casi di celiachia, secondo le stime, è diagnosticato clinicamente. Un corretto iter diagnostico prevede il test dell’anticorpo IgA anti-tTG nel sangue, rivelabile solo in concomitanza con l’assunzione di glutine, confermato da una biopsia dell’intestino.
Gli scienziati aggiungono che celiachia spesso è associata ad altre patologie, quali il diabete di tipo I (presente dal 5 al 16% dei casi), osteoporosi, infertilità, danni neurologici e, in rari casi, anche al linfoma se non adeguatamente curata.
Infine il prof. Alessio Fasano ricorda come oltre la celiachia oggi si conosce anche la sensibilità al glutine, da considerarsi un’entità diversa: “La sensibilità al glutine è una nuova condizione clinica, inquadrata solo di recente. Ad oggi sappiamo che, probabilmente, è diversa dalla celiachia per quando riguarda la risposta immunitaria e che la sua diagnosi presuppone l’esclusione delle altre patologie glutine correlate, come celiachia e allergia al grano”.
Fonte: Celiac Disease (Doi: 10.1056/NEJMcp1113994)