Frutta e verdura sono essenziali nella dieta dei bambini, così come in quella degli adulti, le ragioni sono molteplici: forniscono alcuni nutrienti quasi esclusivi -come la vitamina C- sono una fonte di fibre e antiossidanti, quasi non contengono grassi, aiutano a mantenere la corretta idratazione corporea – dato l’elevato contenuto di acqua- e favoriscono la rimozione di liquidi in eccesso e tossine, dato il potere diuretico.
Il problema è che non sempre i più piccoli accettano di buon grado gli alimenti di origine vegetale inclusi nel loro menù. I bambini tendono ad essere riluttanti a provare nuovi cibi, soprattutto quando i gusti sono un po’ forti, o acidi- come alcuni frutti- e anche quando la consistenza è fibrosa o devono eseguire alcune attività aggiuntive prima di mettere in bocca ( togliere la buccia, privarli dei semi, ecc.). Per questi motivi risulta difficile introdurli nella loro dieta quotidiana e di consequenza coprire l’apporto di vitamine e altri nutrienti importanti per la salute e la crescita, alcuni dei quali non sono presenti in altri alimenti. Ma a volte basta un po’ di astuzia e fantasia per trovare nuovi modi per motivarli a mangiare questi componenti fondamentali dell’alimentazione mediterranea, come ad esempio offrendo presentazioni e combinazioni diverse, evitando di insistere troppo e, nel caso degli adulti, dando il buon esempio.
1. Dare l’esempio. Questo è fondamentale: i bambini imitano e vogliono assomigliare agli adulti. In una casa dove la frutta e la verdura non sono parte della dieta degli adulti, è molto difficile includerle in quella dei piccoli. Si deve inoltre cercare di rendere questi alimenti parte integrante del “paesaggio” domestico, ad esempio lasciandoli in bella vista nel centrotavola o in cucina.
2. Far sì che inizino a mangiare con gli occhi. Si sa che la cosa che più amano fare i bambini è giocare, per cui spesso vivono il momento del pasto come un’ interruzione del momento ludico e perciò una pausa indesiderata. Quindi, un’alternativa è far sì che anche il momento del pasto abbia un tocco di divertimento. Un modo per raggiungere questo obiettivo è proporgli pezzi di frutta in varie combinazioni possibili, per esempio infilati in uno spiedino. Avere davanti un piatto multicolore fatto di pezzi di fragola, mela, arancia, pesca, kiwi tagliati in forma e dimensioni simili renderà più attraente questo momento, e aumenterà il desiderio del bambino di mangiarli, rispetto alla proposta di un unico frutto intero.
3. Combinare con altri alimenti. Come già commercializzano da tempo diverse aziende lattiero-casearie, una buona risorsa per ottenere un risultato originale e attrattivo è quello di combinare pezzi di frutta con latte o yogurt. Combinare mele e alcuni formaggi, come il brie, può anche dare ottimi risultati, così come fette sottili di banana con pane tostato. L’ immaginazione e la palatabilità dettano le regole.
4. Fare centrifugati e succhi. I succhi di frutta sono un altro modo di consumare frutta. Alcune proprietà nutrizionali si perdono, in particolare la fibra e alune vitamine, soprattutto se si lascia passare troppo tempo tra la preparazione e il consumo. Tuttavia, i vantaggi sono molteplici: da una parte, danno la possibilitá di mescolare differenti succhi di frutta e scegliere poi i risultati più gustosi e, dall’altra, centrifugati e succhi di frutta hanno un forte potere dissetante nella stagione calda, costituendo una buona alternativa ad altri tipi di bevande meno salutari.
5. Promuovere la partecipazione dei bambini. Questa collaborazione può essere ottenuta coinvolgendo i più piccoli nella preparazione di alimenti. Mentre l’adulto cucina, il bambino può aiutare sbucciando la frutta, tagliando la verdura, organizzando la presentazione del piatto o eseguendo altre operazioni che non comportano rischi. Questo contatto e la vicinanza con la frutta contribuisce ad aumentare il loro desiderio di provare. È inoltre possibile coinvolgere il bambino nel prendere le decisioni con domande del tipo: “Che mangiamo oggi, banana o mandarino?”. Questo non solo li aiuta a sentirsi più partecipi, e quindi più propensi a mangiare, ma anche ottenere informazioni sui loro gusti e preferenze.
6. Non forzare o insistere troppo. Se invitarlo a mangiare frutta e verdura si converte in un momento di tensione e discussioni, il bambino rischia di finire per associare questi alimenti con situazioni negative, che causeranno in lui un comportamento opposto a quello desiderato. Se il bambino rifiuta, dopo alcune proposte, è meglio desistere. Ma se poi l’ adulto esprimerà il suo compiacimento nel mangiare questi alimenti ostentando la loro bontà, è probabile che il bambino tenderà ad imitarlo e provare, se non nell’immediato, ma almeno la prossima volta che gli verranno proposti.
Approfondimenti:
http://www.consumer.es/web/es/bebe/ninos/2-4-anos/2012/05/09/209380.php
http://edition.cnn.com/2011/HEALTH/06/02/kids.eat.vegetables.ep/index.html