Secondo una recente ricerca, il consumo quotidiano di rimedi a base di echinacea potrebbe contribuire ad evitare il comune raffreddore.

L’Echinacea è un genere di pianta erbacea perenne della famiglia delle Asteraceae, originarie del Nord America, dalle cui radici si ottengono estratti per la cura delle malattie da raffreddamento. Esistono diverse specie di echinacea, tra quelle importanti dal punto di vista fitoterapico c’è  l’Echinacea purpurea.

Diversi studi precedenti hanno suggerito che, l’echinacea, è in grado di ridurre la gravità e la durata del raffreddore, ma, ad oggi, vi sono solo elementi di prova molto limitata che suggeriscono un reale beneficio nella prevenzione della malattia.

Lo studio clinico, condotto da ricercatori inglesi e pubblicato sull’Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine, ha indagato sui rischi ed i benefici dell’estratto di Echinacea purpurea nella prevenzione del comune raffreddore.

I ricercatori, guidati dal Professor Ronald Eccles, della Cardiff University (Gran Bretagna),  hanno condotto uno studio clinico multicentrico, in doppio cieco, randomizzato e controllato con placebo, su 717 partecipanti sani di entrambi i sessi. I pazienti sono stati divisi a caso ed hanno ricevuto o 25 gocce di un estratto di Echinacea purpurea coltivata (95% pianta 5% radici) o un placebo (acqua), per tre volte al giorno durante quattro mesi.

I risultati hanno mostrato che tre dosi giornaliere del rimedio a base di echinacea assunte per quattro mesi riducevano la probabilità di sviluppare le malattie da raffreddamento, oltre a ridurre la durata della malattia in media del 26%. Sorprendentemente, l’estratto ha mostrato maggiore efficacia nelle infezioni ricorrenti, cioè nelle persone con un sistema immunitario più debole, riducendo gli episodi ricorrenti di raffreddore del 60%.

Un’altra conclusione molto importante di questo recente studio è che, anche dopo l’utilizzo di Echinacea per 4 mesi, non si sono verificati eventi avversi con Echinacea rispetto al placebo e la tollerabilità si è rivelata decisamente buona.

I ricercatori spiegano: “Il trattamento profilattico con Echinacea per oltre 4 mesi sembra essere utile per molti motivi. Nel complesso, questo studio clinico ha suggerito che il trattamento a lungo termine con Echinacea purpurea per più di 4 mesi può essere consigliato “.

Nonostante le prove positive, l’Agenzia Regolatoria dei Farmaci e dei Prodotti Sanitari (MHRA) britannica ha avvertito i genitori all’inizio di quest’anno che l’Echinacea non deve essere somministrata ai bambini sotto i 12 anni, a causa del rischio di gravi reazioni allergiche incluse eruzioni cutanee e gonfiore della bocca e della lingua.

Per leggere l’articolo completo:

http://www.hindawi.com/journals/ecam/2012/841315/


Dott.ssa Francesca Trinastich