Al recente Canadian Cardiovascular Congress i ricercatori dellla Università di Montreal affiliata all’ ÉPIC Center of the Montreal Heart Institute, hanno presentato un lavoro volto ad approfondire gli effetti della dieta sulla salute arteriosa. Dai risultati presentati emergerebbe che anche un unico pasto a base di cibo spazzatura (composto principalmente da grassi saturi), risulta essere impattante per la salute delle arterie, mentre la stessa cosa non avviene quando si assumono cibi secondo i dettami della dieta Mediterranea (ricchi in grassi poli-insaturi). In più la dieta mediterranea potrebbe avere un effetto sulle arterie, persino positivo.

I ricercatori hanno, con questo lavoro, intrapreso uno studio per comparare l’effetto del cibo spazzatura e della dieta mediterranea sull’endotelio vascolare, in particolare sull’efficienza funzionale della tonaca intima. Qui, attraverso la misurazione di funzioni endoteliali, è stato possibile determinare come facilmente le arterie tendono a dilatarsi dopo una occlusione temporanea di 5 minuti, a seguito del consumo delle due tipologie di pasto.

Tutto ciò è molto interessante perché permette di valutare, da parte dei ricercatori, un aspetto legato alla funzionalità dell’endotelio vasale strettamente associato, a lungo termine, al rischio di insorgenza di malattia coronarica.

Lo studio dimostra anche che i soggetti in esame che presentavano un alto livello di trigliceridi ematici sembrerebbero beneficiare di più dal pasto “salutistico”. In particolare le loro arterie rispondevano meglio alla dieta Mediterranea rispetto ai soggetti con basso livello di trigliceridi ematici. Di conseguenza sembrerebbe che la dieta mediterranea possa essere particolarmente indicata per i soggetti con livelli di trigliceridi elevati, come ad esempio le persone affette da sindrome metabolica, nelle quali sembrerebbe che essa possa essere utile per il mantenimento della salute arteriosa.

I risultati sono stati ottenuti attraverso lo studio di 28 uomini non fumatori, che hanno assunto, la prima settimana una dieta mediterranea e poi, i sette giorni successivi, una dieta “a base di cibo spazzatura”.

Prima di inziare la somministrazione, il campione è stato sottoposto ad un esame agli ultrasuoni a livello dell’arteria brachiale nella regione anticubitale nella condizione di digiuno da almeno 12 ore allo scopo di valutare la loro linea base della funzione endoteliale. In ogni caso veniva valutato il tempo di completo ripristino del flusso ematico dopo una interruzione per piegamento del gomito di 5 minuti.

A questo punto i ricercatori hanno verificato gli effetti di ogni pasto. Il primo era a base di Salmone, mandorle e verdure cotte in olio d’oliva, dove il 51% delle calorie proveniva da grassi (per la maggior parte grassi mono e polinsaturi).

Il secondo pasto consisteva in un panino al salame, contenente anche un uovo, una fetta di formaggio e tre frittelle di patate, per un totale di un 58% delle calorie totali provenienti da grassi (estremamente ricche di acidi grassi saturi non contenenti Omega 3). Dopo due e quattro ore da ogni pasto, i soggetti furono sottoposti ad esame agli ultrasuoni per misurare come il cibo avesse impattato sulla loro funzione endoteliale.

I ricercatori hanno trovato che dopo il consumo di un pasto “composto da cibo spazzatura”, le arterie dei soggettii si dilatavano di un 24% in meno rispetto allo stato del digiuno. Al contrario, le arterie risultavano dilatarsi normalmente e mantenere un buon flusso ematico dopo un pasto a base di alimenti tipici della dieta mediterranea.

Questi risultati altereranno positivamente i fondamenti di base della dieta giornaliera. Una scadente funzione endoteliale, è il più importante precursore di aterosclerosi. Questo d’ora in poi lo dovremmo tenere bene a mente ad ogni pasto, anche… un solo pasto.

L’abstract dell’articolo in questione può essere recuperato al seguente link:

http://www.onlinecjc.ca/article/S0828-282X(11)00669-6/fulltext