Un nuovo studio condotto dalla Washington University School of Medicine in St. Louis
dimostrerebbe che il resveratrolo, un ingrediente del vino rosso ritenuto in grado di migliorare la sensibilità insulinica, ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e aumentare la longevità, non sia in grado di esercitare questi vantaggi in donne sane.
Lo studio, pubblicato su Cell Metabolism, ha coinvolto 29 donne in menopausa non affette da diabete di tipo 2 che, ragionevolmente, si trovavano in una condizione di salute che poteva essere ritenuta buona. Per 12 settimane, la metà ha assunto un integratore contenente resveratrolo mentre la restante un placebo.
Nel passato recente gli integratori a base di resveratrolo sono diventati popolari a seguito di studi che suggerivano che in sistemi cellulari e in roditori questa sostanza potesse indurre un miglioramento della funzione metabolica e prevenire o invertire alcuni problemi di salute come il diabete, le malattie cardiache e persino il cancro. Nonostante ciò, i dati ottenuti da questa sperimentazione dimostrano, sorprendentemente, che la supplementazione di resveratrolo non sembrerebbe garantire benefici metabolici almeno in donne sane di mezza età.
In realtà, nonostante la grande diffusione dell’ipotetica azione del resveratrolo sulla salute umana, pochi studi hanno valutato gli effetti del resveratrolo negli umani. E, in questi casi, quasi sempre hanno coinvolto pazienti affetti da diabete, anziani con ridotta tolleranza al glucosio o persone obese che mostravano problemi metabolici. Quindi non è comunque possibile escludere che il resveratrolo possa esercitare effetti benefici in persone che si trovino in una condizione metabolicamente alterata.
La sperimentazione ha visto la somministrazione in 15 donne in menopausa di 75 mg di resveratrolo al giorno, la stessa quantità contenuta in 8 litri di vino rosso, confrontando la loro sensibilità all’insulina con altre 14 persone che hanno assunto un placebo.
I ricercatori hanno valutato, per ogni sperimentatore, la sensibilità all’insulina e il tasso di assorbimento del glucosio nei muscoli, a seguito dell’infusione in ciascun paziente di un identico quantitativo di insulina.
In tutti i casi i risultati sono stati negativi, dimostrando che l’assunzione del resveratrolo non modificava la sensibilità all’insulina ne che fossero individuabili altri miglioramenti o benefici sullo stato di salute o sulla condizione metabolica.
La sperimentazione è stata finanziata dal National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases (NIDDK) del National Institutes of Health (NIH), dal DSM Nutritional Products, the Longer Life Foundation, dal Manpei Suzuki Diabetes Foundation e dal Kanae Foundation for the Promotion of Medical Science.
L’abstract del lavoro è rintracciabile al seguente link:
http://www.cell.com/cell-metabolism/abstract/S1550-4131%2812%2900399-3