Uno studio della Pennsylvania State University, pubblicato a giugno su Hypertension, rivela che l’inclusione di pistacchi in una dieta sana ed equilibrata possa migliorare la pressione arteriosa e la risposta dell’organismo agli stress della vita quotidiana.

Il lavoro riporta i risultati di uno studio clinico randomizzato, incrociato e controllato, in cui un gruppo di adulti dislipidemici (uomini e donne, con valori elevati di colesterolo LDL ma pressione arteriosa normale) è stato sottoposto in ordine aleatorio a tre diete distinte, ciascuna per la durata di quattro settimane: una dieta di controllo povera in grassi (25% di grassi totali e 8% di grassi saturi), una dieta in cui il 10% dell’apporto calorico totale proveniva dal consumo di pistacchi, e una dieta in cui il consumo di pistacchi apportava il 20% dell’introito calorico totale. Tutte le diete erano ricche di frutta, verdura, carni magre e cereali integrali, in linea con le attuali raccomandazioni dietetiche dell’American Health Association, ma le diete arricchite con pistacchi contenevano quantità più elevate di potassio, grassi mono e poli-insaturi e proteine.

I risultati mostrarono che una dieta integrata con pistacchi puó contribuire a ridurre la pressione sanguigna sistolica, la resistenza vascolare periferica e la frequenza cardiaca nel corso di episodi di stress acuto, mentre gli altri parametri emodinamici valutati nel corso dello studio non differivano a seconda della dieta seguita. Il maggiore calo di pressione, -4,8 mm Hg, è stato associato al consumo di 42 grammi di pistacchi al giorno, a fronte di un risultato di -1,8 mm Hg con la dieta low-fat e di -2,4 mm Hg per un consumo di 85 grammi di pistacchi al giorno. Metà dei pistacchi sono stati serviti salati come snack e l’altra metà, non salati, sono stati incorporati in ricette. Dato interessante, anche se alte assunzioni di sodio sono tipicamente collegate con alta pressione arteriosa, il maggiore calo di pressione non è stato associato con la dieta a più basso contenuto di sodio.

Lo studio, condotto da Sheila G. West e Penny M. Kris – Etherton e colleghi della Pennsylvania State University, è infatti il primo a mostrare l’azione positiva dei pistacchi sulla regolazione della pressione sanguigna e, aspetto decisamente innovativo, dimostra che questo effetto è significativo anche nel caso in cui si consumino pistacchi salati.

Diversi sono i componenti potenzialmente implicati negli effetti benefici di questi frutti secchi altamente “densi” dal punto di vista nutrizionale: il buon contenuto di grassi mono e polinsaturi, l’alta presenza di fibra, o la quota significativa di antiossidanti e composti fitochimici. I pistacchi contengono inoltre buone quantità di potassio (8% RDA) e magnesio (8% RDA) che sono importanti per mantenere una pressione equilibrata e bilanciare gli effetti del sodio.

“Eventi quotidiani, quali lo stress da lavoro, una scadenza ravvicinata o dover parlare in pubblico fanno aumentare la pressione arteriosa e sappiamo che è impossibile evitare tutti i fattori stressogeni nella nostra vita. Questi risultati sono significativi perché mostrano che le risposte fisiologiche allo stress sono influenzate dagli alimenti che consumiamo”, ha affermato Sheila West Ph.D, Professore Associato di Salute Bio Comportamentale (BBH) e principale autrice dello studio. West continua: “Questi cambiamenti nella pressione arteriosa si sono verificati anche se i livelli auto-riportati di umore, ansia e tensione erano invariati”.

Abstract dell’articolo al link:
http://hyper.ahajournals.org/content/60/1/58.abstract