Alcuni ricercatori della Washington University School of Medicine in St. Louis hanno scoperto che quando una particolare “proteina target – PexRAP” è disattivata, gli animali diventano più sensibili all’insulina e tendono ad ingrassare di meno anche assumendo una dieta particolarmente grassa. La ricerca che ha portato a questa nuova scoperta è stata pubblicata sul numero di agosto di Cell Metabolism.

I ricercatori hanno focalizzato la loro attenzione sul concetto che per produrre l’adipe da fonti alimentari quali i carboidrati, occorre un enzima: l’acido grasso sintasi (FAS). Topi manipolati geneticamente in modo che fossero “FAS-privi” sono risultati in grado di  assumere una dieta ricca di grassi senza diventare obesi. In particolare essi dimostravano un aumentato metabolismo energetico dei grassi ed una maggior produzione di calore. La spiegazione emersa da tutto ciò sembra associata ad una sorta di trasformazione di parte del tessuto adiposo bianco (tipologia di grasso che contribuisce all’obesità) in una sorta di pseudo tessuto adiposo bruno (che aiuti a bruciare calorie e prevenire l’obesità). Queste particolari cellule “trasformate” sono state rinvenute disperse tra le cellule del tessuto adiposo bianco; nonostante fossero ritrovate in questa particolare tipologia di tessuto adiposo, agivano e portavano la firma genetica del grasso bruno. Di conseguenza sembrerebbe che l’enzima (o comunque il percorso) FAS possa costituire una sorta di interruttore per la conversione di cellule di grasso bianco in grasso bruno.

Anche se la presenza del tessuto adiposo bruno nell’uomo sia stata controversa nel corso degli  anni, recenti studi hanno confermato questa presenza.

Di conseguenza una delle probabili strategie future che potranno essere messe in campo per il trattamento del diabete e dell’obesità potrebbe consistere nel cercare di attivare queste cellule di grasso bruno.

Ciò sembrerebbe possibile in quanto il percorso FAS coinvolge una famiglia di proteine ??note come PPAR (peroxisome proliferator-activated receptors). Le PPARs sono importanti nel metabolismo dei lipidi. Una di loro, PPAR-alfa, aiuta a bruciare i grassi, mentre la proteina correlata, PPAR-gamma, produce grassi e aiuta ad immagazzinarli.

I ricercatori hanno notato che nelle cellule adipose di topi “FAS-privi” l’attività della PPAR-alfa (il bruciatore del grasso) fosse aumentata, mentre l’azione della PPAR-gamma (il costruttore di grasso) risultasse ridotta.

Una proteina chiamata PexRAP (Peroxisomal Reductase Activating PPAR-gamma) si è rivelata un mediatore a valle degli effetti del FAS e un regolatore chiave del PPAR-gamma.

Il blocco della proteina PexRAP nel tessuto adiposo bianco, è risultato in una interferenza nella produzione e nell’accumulo di adipe con conseguente riduzione del quantitativo di grasso ed un  miglioramento del metabolismo del glucosio.

Di conseguenza, anche se tutto ciò richiede un approfondimento dei meccanismi e degli eventuali effetti collaterali, i ricercatori suppongono che l’inibizione della proteina PexRAP e, di conseguenza il blocco della FAS, possa costituire una buona strategia per il trattamento dell’obesità e del diabete.

Per approfondire questo argomento consultare il seguente link:

http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1550413112002781