La Steatosi epatica o fegato grasso è una patologia cellulare legata all’accumulo intracellulare di trigliceridi (steatosi) a livello del tessuto epatico che comporta una serie di danni tanto da causare  necrosi della cellula.

L’assunzione di proteine di soia potrebbe ridurre significativamente l’accumulo di grassi e dei trigliceridi nel fegato delle persone obese.

E’ quanto emerge da una nuova ricerca condotta da un gruppo dell’Universita’ dell’Illinois. Gli  scienziati hanno presentato lo studio al recente meeting dell’American Society for Biochemistry and Molecular Biology. Secondo i risultati il consumo di proteine di soia (ottenute da fonti come il tofu e yogurt) è in grado di ridurre l’accumulo di grassi nel fegato.

La ragione starebbe nel fatto che la soia ripristina in parte la via di segnalazione del metabolismo dei grassi nel fegato.

I ricercatori hanno effettuato degli esperimenti su modelli animali, scoprendo che a differenza dei topi magri, sul cui fegato la dieta a base di soia non presentava alcuno specifico effetto, i topi obesi nutriti con soia hanno mostrato una riduzione del 20% dei trigliceridi nel fegato.

Inoltre, gli scienziati hanno scoperto che le proteine di soia hanno ripristinato una via di segnalazione cruciale nel metabolismo dei grassi.

Il Dr Hong Chen, assistente professore di scienza dell’alimentazione e nutrizione umana presso l’Università dell’Illinois, ha detto: “Quando il grasso si accumula in un organo che non è predisposto ad immagazzinarlo, come appunto il fegato, la funzione dell’organo vitale può essere pericolosamente compromessa” e continua detto:”Quasi un terzo degli americani adulti ha una malattia del fegato grasso, nella maggior parte dei casi asintomatica. L’obesita’ e’ un fattore di rischio per questa condizione, uno stato che puo’ condurre ad insufficienza epatica”.

Normalmente il grasso viene metabolizzato nel fegato e poi viene trasportato via per essere immagazzinato in altri organi, ma nelle persone obese tale trasporto fuori dal fegato può rallentare a tal  punto che il fegato diviene una discarica per il grasso in eccesso.

I ricercatori hanno notato che il consumo di proteine di soia sembra alleviare questo rallentamento, ripristinando il trasporto fuori dal fegato e provocando cosi una riduzione del 20% dei trigliceridi nel fegato.

Infine il Dr Chen conclude dicendo  che la scoperta l’ha portato a credere che le proteine della soia potrebbero essere utilizzate per alleviare i sintomi della malattia del fegato grasso, riducendo lo ‘stress’ che in questi casi viene esercitato sul fegato.

Dr.ssa Francesca Trinastich