Mangiare cibi e bere bevande che contengono flavonoidi come frutti di bosco, mele, succo d’arancia, vino rosso, può ridurre il rischio di insorgenza di Morbo di Parkinson negli uomini del 40%, questo è quanto emerge da uno studio condotto dalla Harvard School of Public Health. E’ emerso che anche le donne possono trarre beneficio dall’assunzione di flavonoidi ma solo mangiando frutti di bosco, non è nota la causa di questa differenza, se dipenda da un meccanismo biologico od altro.
Il Morbo di Parkinson è una malattia neurodegenerativa, che colpisce il SNC, caratterizzata dalla presenza di tremori, rigidità muscolare e bradicinesia. Dopo la malattia di Alzheimer, il morbo di Parkinson è la malattia neurologica degenerativa più diffusa. E’ più frequente nell’età adulta (70-80%) mentre è più rara prima dei 40 anni. La prevalenza cresce in modo lineare con l’aumentare dell’età. La prevalenza nella popolazione totale è di un caso su 100.000 ma sale a circa 200 sopra i 50 anni e sfiora i 1000 casi nella fascia di età compresa tra 60 e 70 anni.
I ricercatori hanno utilizzato 20 anni di dati circa la salute e l’alimentazione di 50.000 uomini dell’ Health Professional Follow-up Study e di più di 80.000 donne del Nurses’ Health Study. Per quantificare il consumo di cibi e bevande contenenti flavonoidi è stato utilizzato un questionario di frequenza di assunzione degli alimenti.
Tra i partecipanti agli studi nei 20 anni di osservazione 805 hanno sviluppato il Morbo di Parkinson, di questi 438 erano uomini e 367 donne. Tra i partecipanti uomini quelli che appartenevano al quintile più alto di assunzione di alimenti ricchi in flavonoidi avevano il 40% di rischio in meno di sviluppare M di Parkinson, rispetto ai soggetti del quintile più basso.
I frutti di bosco possono essere un agente neuroprotettivo, la popolazione può mangiarli liberamente perché non sono dannosi per la salute e per di più riducono i rischi legati all’ipertensione arteriosa. Non si può comunque escludere che altri costituenti degli alimenti vegetali in questione possano contribuire a questo effetto.

Fonte:
“Habitual intake of dietary flavonoids and risk of Parkinson disease”. Gao X et al; Neurology. 2012 Apr 10;78(15):1138-45. Epub 2012 Apr 4.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22491871
http://www.hsph.harvard.edu/news/features/coverage-in-the-media/gao-parkinsons-flavonoids/index.html
http://www.parkinson.it