Un nuovo studio pubblicato su “Radiotherapy and Oncology” sostiene che gli alimenti a base di soia assunti durante i trattamenti radioterapici volti a combattere il cancro del polmone e della prostata, renderebbero più efficaci tali trattamenti.
Il gruppo di ricerca della Scuola di Medicina della Wayne State University (Usa), aveva già mostrato in uno studio precedente, ( effettuato su topi affetti da cancro della prostata), che gli isoflavoni della soia (sostanze naturali e non tossiche presenti nella soia), aumentavano la capacità delle radiazioni di distruggere le cellule tumorali nel cancro alla prostata.
I composti della soia agirebbero bloccando i meccanismi di riparazione del DNA, attivati dalle cellule tumorali nel tentativo di sopravvivere ai danni causati dalle radiazioni.
Nel nuovo studio i ricercatori, coordinati dalla Dr.ssa Gilda Hillman, hanno mostrato gli stessi risultati per il cancro dei polmoni e hanno cercato di individuare la dose orale degli isoflavoni di soia da utilizzare come strategia per migliorare gli esiti della radioterapia.
I risultati di questo studio hanno mostrato che nei tumori trattati con isoflavoni di soia e contemporaneamente con le radiazioni si osserverebbe una migliore efficacia delle radiazioni nella distruzione dei noduli tumorali al polmone.
Inoltre gli isoflavoni della soia ridurrebbero il danno vascolare, le emorragie, le infiammazione e le fibrosi causate dalle radiazioni sul tessuto polmonare, suggerendo cosí anche un ruolo protettivo da parte di questi componenti della soia, per il tessuto polmonare normale.
Gli isoflavoni della soia potrebbero quindi essere utili nella radioterapia del cancro del polmone rendendola più efficace e contribuendo a preservare il tessuto normale.
La Dr.ssa Gilda Hillman afferma che tali risultati suggeriscono una possibile applicazione ai trattamenti dei pazienti con tumore polmonare avanzato e che inoltre, la tossicità delle radiazioni potrebbe essere attenuata dagli effetti protettivi degli isoflavoni della soia sul tessuto polmonare normale.
Il gruppo di ricerca ha riferito che i supplementi di soia, potrebbero essere usati come un approccio non-tossico e complementare per migliorare la radioterapia, sottolineando che non si tratterebbe di un sostituto per il trattamento convenzionale del cancro,bensì un alimento da assumere in combinazione con i trattamenti convenzionali per ottenere gli effetti desiderati.
La Dr.ssa Hillman ha aggiunto:“Il risultato più importante è la possibilità di proteggere i tessuti sani dagli effetti delle radiazioni e di migliorare la qualità di vita dei pazienti che ricevono la radioterapia” e continua: “in tal modo avremo giá raggiunto un importante obiettivo “.
Per leggere l’abstract dell’articolo cliccare sul seguente link:
http://www.thegreenjournal.com/article/S0167-8140%2811%2900636-0/abstract
Francesca Trinastich